Il concetto è semplice e potrebbe essere espresso con le parole “dal produttore al consumatore”o, ancora meglio, “dal produttore al raggruppatore. Sto parlando di Vinix Grassroots Market , l’ultima idea del vulcanico Filippo Ronco.
In poche parole si tratta di un mercato di vino, olio e birra (per ora) telematico, dove più si acquista (in gruppo ma anche singolarmente) e più si risparmia.
Il funzionamento è semplice: si scorre l’elenco dei prodotti presentati (divisi per aziende e per regione di appartenenza) si decide di voler comprare il vino X che costa, mettiamo 10 euro, e parte la cordata. Tutti quelli che vivono nel raggio di 50 chilometri dal luogo dove verranno spediti i vini possono acquistare quel vino e più bottiglie si prendono meno costerà la bottiglia, sino ad arrivare ad uno sconto dal prezzo iniziale di oltre il 50%.
La cosa è sicuramente interessante se si considera che già acquistando il minimo (12 bottiglie) si riesce subito ad ottenere un prezzo da enoteca molto ma molto onesta, cioè attorno al 30% di ricarico sul prezzo del vino a rivenditore comprensivo di IVA. A questo va aggiunta la spedizione gratuita in tutta Italia.
Insomma, un modo indubbiamente diverso e interessante di acquistare tramite internet che per adesso ha forse il suo tallone d’Achille nel non grandissimo numero di produttori aderenti al progetto.
Ricapitolando: proposta sviluppata in modo semplice e chiaro, con prezzi veramente convenienti anche partendo dagli sconti minimi. Comoda perché il vino ti arriva direttamente a casa (in caso di singolo) o nel luogo di raccordo (se gruppo di acquisto) senza costi aggiuntivi. Per adesso unico neo la poco estesa selezione di vini. Comunque una buona idea: io mi sono iscritto.