Prosecco Rosé, solo una delle tante varianti previste in questo secolo!3 min read

Altro che Mago Otelma! Noi di Winesurf siamo riusciti a parlare con il famoso Mago Osecco, un veggente specializzato in previsioni enologiche. Gli abbiamo chiesto se nascerà veramente il Prosecco Rosa e lui è andato oltre, prevedendo e presentandoci  tutte le nuove tipologie di Prosecco che entreranno in commercio in questo secolo, specificando addirittura l’anno.

2025: Prosecco analcolico

Si tratterà dello stesso Prosecco di oggi ma cambierà la legge che determina il grado alcolico. Il titolo alcolometrico volumico effettivo verrà misurato, appunto, in volumi. In pratica fino a che uno riuscirà a leggere almeno un volume di 50 pagine vorrà dire che la sua vista non è stata annebbiata dall’alcol e quindi quel prodotto è analcolico. Del prosecco analcolico si avvantaggerà fortemente l’industria libraria, riuscendo a superare una crisi che durava da decenni.

2030: Prosecco con gli occhi a mandorla

Questo evocativo nome sarà scelto per un Prosecco rivoluzionario, studiato appositamente per il mercato cinese e del sud-est asiatico. La principale caratteristica sarà la bollicina, non più tonda ma, appunto, a mandorla. La si potrà ottenere grazie alle rivoluzionarie autoclave ovali, dove le bollicine rotoleranno per un mese, ovalizzandosi, prima di andare in bottiglia.

2040: Prosecco Mou

Per cercare di conquistare anche fette di mercato per adesso intoccabili tra 22 anni entrerà un commercio il Prosecco Mou: si tratta di caramelle morbide non al gusto prosecco ma proprio  con all’interno un condensato di uva glera parzialmente fermentata e ridotta in gelatina. Il grado alcolico della caramella sarà bassissimo e quindi potrà essere venduto anche ai bambini, che così potranno abituarsi al buon bere sin da piccoli. Inoltre l’idea del prosecco “masticabile” aprirà la strada ad una versione che uscirà dopo 10 anni.

2050: Prosecco alla fiorentina

La tecnologia tra una trentina d’anni permetterà di produrre uve glera con estratti superiori alla densità del mercurio. Per questo verrà messo in commercio una tipologia di Prosecco definito  Iperdry”, cioè solido. Potrà essere consumato alla griglia, abbinato naturalmente ad una buona bottiglia di Prosecco.

2060: Prosecco Rampichino

Dato che nel 2060 praticamente tutta la superficie italiana sarà coperta da vigne di glera, quest’ultima verrà utilizzata come pianta rampicante al posto della desueta edera. Si permetterà quindi ad ogni proprietario di abitazione di poter produrre glera sulle mura della propria casa. Quest’uva, vivendo in simbiosi con murature, calce, sassi, cemento etc, avrà caratteristiche più dure e squadrate rispetto alla normale glera. Il prosecco che ne nascerà verrà chiamato Rampichino ed otterrà in poco tempo la DOR, Denominazione d’Origine Rampicante, che ne certificherà la qualità.

2070: Prosecco Shuttle

Nel 2070 saranno finiti anche i muri dove poter piantare glera e quindi si dovrà andarla a piantare fuori della terra. A tale scopo tutti i satelliti in orbita attorno al pianeta avranno al loro interno piante di glera, che magari non matureranno benissimo ma avranno caratteristiche particolari, come l’essere piuttosto vuote all’assaggio, ma in compenso il Prosecco che ne nascerà potrà essere bevuto in ogni posizione, anche capovolti, senza il rischio che vada per traverso. Il Prosecco  sarà chiamato  Shuttle in onore della famosa e antica nave spaziale.

2100: Prosecco delle Marianne

Ad un certo punto il mercato del Prosecco Shuttle perderà importanza e quindi si abbandoneranno i cieli per andare a piantare glera non tanto sul mare (quello sarà già stato riempito da almeno venti anni di chiatte gigantesche per il famoso Prosecco Marittimo) ma sotto il mare. Si arriverà così, strato su strato, fino alla Fossa delle Marianne, dove nascerà un prosecco unico, non solo con fini sentori di pesci abissali, ma che verrà messo in commercio solo in particolari bottiglie di acciaio temprato, schiacciatissime. Ogni bottiglia peserà 35 chili e conterrà 5 cl di vino. I Mathusalem, ricercatissimi, potranno essere venduti e bevuti solo da pochi fortunati, dotati di apposite gru per carichi pesanti.

Ed ecco così presentato l’intero progetto “Prosecco Rosé”, che sta muovendo adesso i primi passi.

 

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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