Dopo tre degustazioni di vini greci annullate (causa Covid),siamo ripartiti con un grande evento dedicato al re dei vitigni greci del nord: lo xinomavro.
A seguito di una proposta fattami da Chiara Dionisio, cara amica e studentessa di Viticoltura ed Enologia all’Università di Firenze e da Stefano Franzoni, sommelier Degustatore Ais, ho cercato di organizzare una giornata all’insegna di 22 etichette scelte da me sul tema Xinomavro, aggiungendovi l’importanza dell’International Xinomavro Day, raccogliendo l’adesione di enobloggers, winelovers ed sommeliers arrivati da tutta Italia a Firenze.
Per la degustazione con titolo “Tutte le sfumature dello Xinomavro” ho pensato di presentare tutte le versioni: dal Rosé al Blanc de Noirs, dai vini blend allo xinomavro fuori zona DOP, dalle 4 Dop all’unico vino dolce e dal metodo classico perfino all’unica retsina di xinomavro in versione rosè, in tutto 22 etichette di 12 produttori.
Così circa un mese fa ci siamo riuniti tutti ed abbiamo pranzato in un ristorante fiorentino, dove si è svolta la degustazione.
Fra gli ospiti dell’evento ho avuto l’onore di accogliere ” la Greca del Chianti”, cioè la Principessa Coralia Pignatelli della Leonessa, accompagnata dal suo Agronomo. All’evento non poteva mancare anche il console onorario della Grecia a Firenze: Peggy Petrakakos.
Tra i giovani partecipanti serpeggiava un entusiasmo che lo chiamerei da “vecchia generazione” degli appassionati di vino, quelli umili e vogliosi di scoprire sempre cose nuove aldilà del costo della bottiglia. Questa è la gioventù che mi piace!!
Tutti sono rimasti colpiti dalla Retsina ROSA della Cantina Kechris in versione moderna, con il cambio di vinificazione che ha contribuito al miglioramento della qualità.
In generale tutti i vini sono piaciuti ma quelli che da feedback sono risultati più apprezzati sono:
- Il Blanc de Noirs No Vintage della cantina Patistis: metodo solera (2015-2019) ma in serbatoi di acciaio. Xinomavro 96% – Assyrtiko 4%
- Porfyrà Rapsodia 2019 – un blend di Xinomavro 70% e 30% Syrah dalla zona DOP di Naoussa.
- Xinomvraw 2019 della cantina Oenops, un vino naturale di Xinomavro in purezza che è un blend no blend, perchè le uva provengono da tre zone DOP diverse (Naoussa, Amynteo e Rapsani.
- L’etichetta Ecosystem Reserve Vieilles Vignes Single Block Barba Yannis 2018 della cantina Alpha Estate che come la Xinomavraw 2019 erano presenti nel Greekwineday 2021
- Nell’etichetta Ramnista 2018 di KirYianni si sentiva il famoso pomodoro dello xinomavro
Infine l’etichetta Kayafas 2018 Naoussa DOP di Apostolos Thymiopoulos che mi ha colpito per la sua eleganza e per il continuo cambiamento al naso e in bocca: un grande vino!
La domanda più frequente: “Ma a quale vitigno rosso italiano assomiglia lo Xinomavro?” Assomiglia al nebbiolo delle Langhe oppure quello della Valtellina o di Carema? Forse al nerello mascalese oppure dobbiamo andare oltralpe con il pinot nero?
A questo punto ho inserito un vino alla alla cieca e ho chiesto ai partecipanti le loro sensazioni. L’etichetta era l’Alta Naoussa 2018, un Xinomavro moderno con tannini vellutati. La maggioranza degli addetti ha detto che era Nerello Mascalese e Pinot Noir coltivato in Sicilia, zona Etna.
È stata la prima degustazione fuori Grecia per lo Xinomavro e sono fiero di esserne stato testimone con altri 25 winelovers, per ricordare la giornata dedicata al vino greco XINOMAVRO nel mondo che si festeggia ogni anno il 01 Novembre
E dopo il successo di questa giornata, mi viene la voglia di replicare l’esperienza con l’altro vitigno (ma bianco) più coltivato in Grecia il “Savvatianò”.
Ma non dimenticate di aprire uno Xinomavro il prossimo primo novembre.
Alla prossima avventura insieme!!