Marcato dal ribes, è un Vosne fresco e molto fine, come ci si attende da un vino di un territorio, di cui l’abate de Courtepée (un religioso che di certo se ne intendeva) diceva che “nessun vino è ordinario”.
Purezza ed eleganza caratterizzano questo 2017, che non ha la densità e concentrazione del generoso millesimo 2018, ma già perfettamente godibile: leggiadri sbuffi di lavanda e violetta accompagnano una nota boisée molto discreta, mentre il palato è letteralmente accarezzato da tannini setosi.
E’ un Vosne-Romanée di Flagey-Echezeaux, provenendo da due parcelle situate entro i confini territoriali di questo comune satellite: l’estrema propaggine delle Hautes-Maizières e Les Violettes, che si spinge a sfiorare il Grand Maupertui del Clos de Vougeot.
Jean-Marc e la figlia Alix hanno notevolmente affinato il loro stile, acquistando in finezza e armonia. Da tenere sott’occhio.