Vosne-Romanée Villages 2017, Domaine Jean-Marc Millot1 min read

Marcato dal ribes, è un Vosne fresco e molto fine, come ci si attende da un vino di un territorio, di cui l’abate de Courtepée  (un religioso che di certo se ne intendeva) diceva che “nessun vino è ordinario”.

Purezza ed eleganza  caratterizzano questo 2017, che non ha la densità e concentrazione del generoso millesimo 2018, ma già perfettamente godibile: leggiadri sbuffi di lavanda e violetta  accompagnano  una nota boisée molto discreta, mentre il palato è letteralmente accarezzato da tannini setosi.

E’ un Vosne-Romanée di Flagey-Echezeaux, provenendo da due parcelle situate entro i confini territoriali di questo comune satellite: l’estrema propaggine delle  Hautes-Maizières e Les Violettes, che si spinge a sfiorare il Grand Maupertui del Clos de Vougeot.

Jean-Marc e la figlia Alix hanno notevolmente affinato il loro stile, acquistando in finezza e armonia. Da tenere sott’occhio.

Guglielmo Bellelli

Nella mia prima vita (fino a pochi anni fa) sono stato professore universitario di Psicologia. Va da sé: il vino mi è sempre piaciuto, e i viaggi fatti per motivi di studio e lavoro mi hanno messo in contatto anche con mondi enologici diversi. Ora, nella mia seconda vita (mi augurerei altrettanto lunga) scrivo di vino per condividere le mie esperienze con chi ha la mia stessa passione. Confesso che il piacere sensoriale (pur grande) che provo bevendo una grande bottiglia è enormemente amplificato dalla conoscenza della storia (magari anche una leggenda) che ne spiega le origini.


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