Vite e olio in Riviera? Si, in quella Ligure di Ponente10 min read

La Riviera Ligure di Ponente è quella zona situata nella parte occidentale della Liguria che corrisponde alle province di Savona e di Imperia.
Il suo territorio è a dir poco impervio, praticamente non esistono pianure, infatti per il 65% è montuoso ed il rimanente collinare, qui nelle numerose vallate che guardano il Mar Ligure si trovano vigneti e oliveti.

Con lo scopo di promuovere i prodotti tipici del territorio della Riviera Ligure di Ponente è nata nel 2015 la Rete d’Impresa Vite in Riviera, una rete di aziende vitivinicole ed olivicole che a tale scopo gestisce anche la sede dell’Enoteca Regionale Ligure situata ad Ortovero presso la cui sede abbiamo effettuato la degustazione di una ventina di vini delle aziende facenti parte di questa rete che attualmente sono 25 e che gestiscono 150 ettari di vigne per una produzione annuale di circa 1.300.000 bottiglie suddivise tra tre vini a Doc e due ad Igt:

  • Riviera Ligure di Ponente DOC (denominazione che comprende cinque sottozone e le seguenti tipologie di vini):
    • Pigato
    • Vermentino
    • Moscato
    • Rossese
    • Granaccia
  • Rossese di Dolceacqua DOC
  • Pornassio o Ormeasco di Pornassio DOC
  • Terrazze dell’Imperiese IGT
  • Colline Savonesi IGT

Vite in Riviera

I vigneti e gli uliveti sono coltivati su impervie colline a picco sul mare, questo fa sì che la maggior parte delle lavorazioni debbano essere svolte manualmente, senza la possibilità d’utilizzo di mezzi meccanici.
La viticoltura è presente in questi luoghi da moltissimi anni ed ultimamente s’è notato un notevole interesse da parte delle generazioni più giovani che stanno gestendo le nuove e vecchie aziende, buona parte di queste oltre ad offrire percorsi di degustazione ai turisti del vino, gestiscono anche agriturismi con camere e ristorazione.

La degustazione

Presso l’Enoteca di Ortovero abbiamo avuto il primo contatto coi vini del territorio tramite una degustazione di una ventina di vini, principalmente Pigato, altri vini li abbiamo poi assaggiati durante le visite nelle diverse cantine.

Ecco quanto abbiamo maggiormente apprezzato, nella degustazione presso l’Enoteca.
I vini sono suddivisi per tipologia e sono elencati in ordine di gradimento:

Riviera Ligure di Ponente Vermentino

Vitigno tirrenico, il Vermentino è infatti diffuso sulla costa tirrenica dalla Liguria alla Toscana, ed ovviamente in Sardegna, lo troviamo anche in Corsica e nella fascia tirrenica francese più vicina alla Liguria.

Entrambi i vini sono dell’annata 2021

Cantina Viticoltori Ingauni
Si tratta di una cooperativa, nata nel 1976 ad opera di 13 soci e che attualmente ne conta 198 per una produzione annuale di oltre 4.500 q.li d’uva, il 60% delle quali di Pigato, la sede è a Ortovero.
Il vino degustato appartiene alla linea Horeca.

Paglierino luminoso di discreta intensità.
Media intensità olfattiva, erbe officinali, note floreali, fiori gialli, frutta a polpa gialla.
Buona struttura, morbido, erbe officinali, buona vena acida, agrumi maturi, sapido, frutta a polpa gialla, buona la persistenza.

Azienda Agraria Anfossi
Fondata nel 1919 ha sede a Bastia, in provincia di Savona, la produzione principale è quella del basilico al quale sono riservati 10 ettari, mentre gli ettari di vigna sono 3,5 e due quelli dedicati agli olivi.
La produzione annuale è di 50.000 bottiglie tra Pigato, Rossese e Vermentino.

Giallo paglierino di buona intensità.
Buona intensità olfattiva, fiori gialli e frutta gialla, erbe officinali.
Buona struttura, succoso, pesca gialla, leggeri accenni piccanti, sapido, lunga persistenza.

Riviera Ligure di Ponente Pigato

Inserito nel Catalogo Nazionale delle Varietà di Vite nel 1970 come vitigno a sé stante, anche se viene considerato una varietà di Vermentino, infatti quest’ultimo viene specificato come sinonimo unitamente alla Favorita, il Pigato è diffuso esclusivamente in Liguria, principalmente nella Riviera di Ponente.
Il vitigno viene utilizzato nella Doc Riviera Ligure di Ponente e in quattro vini ad Igt liguri.

I Pigato sono i vini che ci hanno dato le maggiori soddisfazioni, se non espressamente indicato tutti quelli assaggiati sono dell’annata 2021

Azienda Biologica Bio Vio – Bon in da Bon
L’azienda è situata a Bastia dove si coltivano principalmente erbe aromatiche, mentre vigneti ed oliveti si trovano soprattutto in Val d’Arroscia.
L’azienda, certificata BIO sin dal 1989, quanto l’agricoltura biologica era una mosca bianca, dispone di otto ettari di vigneti dai quali ricava annualmente 70.000 bottiglie, suddivise in otto etichette, da uve Pigato, Vermentino, Granaccia e Rossese.
Le uve utilizzate per il vino degustato provengono dalla Regione Marixe, situata nel comune di Bastia d’Albenga, frutto di una vendemmia tardiva viene vinificato in vasche d’acciaio dove matura per sei mesi prima d’essere messo in bottiglia.

Vigna di Pigato in Riviera di Ponente

Paglierino luminoso con riflessi verdolini.
Bel naso, elegante, agrumato, frutta a polpa bianca, pesca, mela.
Fresco, agrumato, accenni d’erbe aromatiche, lunga persistenza.
Vino dalla notevole qualità.

Cantine Calleri – Pigato d’Albenga Saleasco
La storica azienda, condotta da Marcello Calleri, si trova in Regione Frati di Salea, frazione d’Albenga, vi si producono, oltre al Pigato, anche Vermentino, Ormeasco e Rossese.
Il vino degustato viene vinificato in vasche d’acciaio, dove sosta per circa sei mesi e dove subisce anche la fermentazione malolattica.

Color giallo paglierino luminoso.
Buona intensità olfattiva, sentori d’agrumi, frutta a polpa bianca, fresco, piacevole.
Discreta struttura, fresco ed agrumato, sapido, verticale, lunga persistenza su sentori d’agrumi.
Altro vino molto interessante.

La Vecchia Cantina (2020)
Gestita dalla famiglia Calleri l’azienda dispone di quattro ettari di vigne per un totale di 25.000 bottiglie all’anno, suddivise su sette etichette, la sede dell’azienda è a Salea, frazione d’Albenga.
Il vino degustato viene vinificato in vasche d’acciaio dove subisce un breve batonnage.

Paglierino luminoso di media intensità.
Buona intensità olfattiva, erbe aromatiche, accenni d’agrumi (chinotto).
Buona struttura, sapido, accenni piccanti, note di chinotto, buona vena acida, buona la persistenza.

Azienda Agricola Enrico Dario
Nel 1968 Enrico Dario e la moglie Teresa decidono d’abbandonare la coltivazione d’ortaggi sinora perseguita per dedicarsi unicamente al la viticoltura ed alla produzione di vino.
L’azienda, con sede a Bastia d’Albenga, dispone di cinque ettari di vigne per una produzione annuale di 40.000 bottiglie.

Pigato

Paglierino luminoso di media intensità.
Naso di buona intensità, note d’agrumi, frutta a polpa gialla.
Buona struttura, succoso, morbido, bel frutto, sapido, buona la persistenza.

Azienda Agricola Bruna – Le Russeghine
Situata a Ranzo, in provincia d’Imperia, l’azienda Bruna produce sei vini, tre dei quali col vitigno Pigato.
Le uve per la produzione del vino degustato provengono dalla Val d’Arroscia, principalmente dal vigneto storico “Russeghine” che gli dà il nome, situato a 230 metri d’altitudine e censito sin dalla fine del 1700.
Il sistema d’allevamento è a Guyot eh ha un’età d’oltre 25 anni.
Fermentazione in vasche d’acciaio ed affinamento in acciaio ed in botti di grandi dimensioni per otto mesi.

Paglierino luminoso di media intensità. Discreta intensità olfattiva, accenni d’agrumi, pesca bianca, pulito. Fresco, agrumato, buona vena acida, note d’agrumi, buona vena acida, media struttura, buona la persistenza.

Azienda Agricola a Maccia
Fondata nel 1850 è un’azienda tutta al femminile da ben quattro generazioni, si trova a Ranzo (IM) e dispone di quattro ettari di vigne per una produzione che annualmente s’aggira sulle 25.000 bottiglie.
Il Pigato in degustazione proviene da un vigneto di 25 anni d’età media, situato su suolo prevalentemente argilloso ed alleato a Guyot, fermentazione ed affinamento si svolgono in vasche d’acciaio dove il vino sosta sulle fecce fini per quattro mesi.

Giallo paglierino di buona intensità, luminoso.
Buona intensità olfattiva, macchia mediterranea, sentori di frutta gialla.
Buona struttura, succo, bel frutto, pesca gialla, note tropicali, sapido, lunga la persistenza su sentori d’erbe officinali.

Podere Grecale
Azienda di recente costituzione, è infatti nata nel 2008 e si trova a Sanremo.
Sono quattro gli ettari di vigna e 20.000 le bottiglie prodotte ogni anno, suddivise su sette etichette.
Il vigneto dal quale derivano le uve per la produzione del vino degustato è situato a 200 metri d’altitudine su suolo argilloso con presenza di calcare, il sistema d’allevamento è parte a Cordone speronato e parte a Guyot, fermentazione ed affinamento si svolgono in vasche d’acciaio dove il vino sosta sulle fecce fini per almeno cinque mesi.

Giallo paglierino luminoso.
Discreta intensità olfttiva, erbe officinali, accenni floreali.
Buona struttura, erbe aromatiche, accenni piccanti, buona la persistenza.
Meglio alla bocca, lo abbiamo trovato più espressivo.

Granaccia

Sinonimo del Cannonau, che a sua volta fa parte dei Grenache, è nella Doc  coltivato nell’imperiese e nel savonese dove viene utilizzato nella Doc Riviera Ligure di Ponente e nell’Igt Colline Savonesi.

Azienda Agricola Innocenzo Turco – Riviera Ligure di Ponente Granaccia 2020
Situata a Quiliano l’azienda dispone di 20 ettari, dei quali 4,5 a vigneto, la produzione è di 20.000 bottiglie/anno.
Le uve che vanno a costituire questo vino provengono da 1,5 ettari di vigna situata su terreno rosso e argilloso, il sistema d’allevamento è a Guyot.
Fermentazione ed affinamento del vino in degustazione s’effettuano in vasche d’acciaio dove sosta per 12 mesi.

Granato luminoso e trasparente di media intensità.
Media intensità olfattiva, frutto rosso selvatico.
Fresco, piacevolmente amaricante, buona vena acida, lunga persistenza, leggeri accenni affumicati.

Società Agricola RoccaVinealis – Colline Savonesi Igt Granaccia “Gublòt” 2020
L’azienda è nata dall’unione di quattro imprenditori che nel 2016 hanno acquistato 10 ettari di terreno con diritti d’impianto. Sono tre sinora i vini prodotti, tutti da uve Granaccia.
Le uve per questo vino provengono da un giovane vigneto di 1,5 ettari situato a 520 metri d’altitudine, in località Broda, a Roccavignale, sia la fermentazione che l’affinamento avvengono in vasche d’acciaio dove il vino sosta per un anno.

Rubino-granato di media intensità.
Media intensità olfattiva, frutto rosso selvatico, poco inteso.
Media struttura, radici, buona vena acida, piacevolmente amaricante il lungo fin di bocca.

Viti di Ormeasco

Ormeasco di Pornassio Doc

L’Ormeasco è un sinonimo del vitigno Dolcetto, di cui è una varietà, è coltivato esclusivamente nella Provincia di Imperia, nei territori dei Comuni di Pornassio, Pieve di Teco e in tutta l’Alta e Media Valle Arroscia dove trova il suo habitat ideale fino a 700/800 mt d’altitudine.

Cascina Nirasca – 2019
L’azienda, di recente costituzione, si trova a Pieve di Teco dove dispone di 3,5 ettari di vigneti la maggior parte dei quali situati tra i 400 ed i 500 metri d’altitudine.
Sono sei i vini prodotti, quello da noi degustato proviene da una vigna di 30 anni d’età situata tra i 550 ed i 780 metri d’altitudine nelle località Pornassio, Acquetico, Nirasca e Armo.
Vinificato per metà con lieviti indigeni e per l’altra metà con lieviti selezionati s’affina per sei mesi in vasche d’acciaio.

Rubino intenso e luminoso. Intenso al naso, balsamico, frutto a bacca scura, more, prugne, legno dolce. Buona struttura, asciutto, succoso, buona trama tannica, lunga persistenza.

Tenuta Maffone – 2021
Situata in Val d’Arroscia l’azienda, nata nel 2009, dispone di vigneti che hanno un’età dai 60 ai 100 anni, situati tra i 500 ed i 700 metri d’altitudine, in frazione Acquetico nel comune di Pieve di Teco.
L’azienda produce 11 vini, quello da noi assaggiato viene vinificato in acciaio.

Rubino luminoso di buona intensità.
Intenso e fruttato al naso, ciliegia, more, pulito.
Bel frutto, succoso, buon frutto, bella trama tannica, buona vena acida, frutto rosso, ciliegia, lunga persistenza.

Lorenzo Colombo

Lorenzo Colombo è degustatore ufficiale ONAV e creatore del Blog Io e il Vino.


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