Vinum Caecubum 2018 Monti Cecubi. Non lavatevene le mani!1 min read

Era il vino preferito dal procuratore della Giudea Pilato. Si narra che all’epoca dei fatti ne facesse arrivare da Roma in quantità, invecchiato anche trent’anni. “Rosso e denso”, era apprezzato dagli ospiti di riguardo del procuratore e sicuramente se ne versava generose quantità nei momenti più difficili, quando doveva prendere importanti decisioni…

Stiamo parlando del Cecubo o Cecuba, prodotto appunto nella zona dei Monti Cecubi, Lazio meridionale,  grosso modo nell’entroterra tra Gaeta e Sperlonga.

Si fa con  due vitigni antichi e quasi scomparsi come abbuoto e serpe, su terreni di terra rossa argillosa e calcarea, poveri di sostanza organica e ricchi di minerali.

Il Vinum Caecubum 2018 dell’Azienda Monti Cecubi ha un colore rosso rubino deciso, il naso ha un’interessante varietà, aromatico con prevalenza di rosmarino, vegetale con prevalenza di pomodoro e e speziato con prevalenza del chiodo di garofano. In bocca ciliegia e marasca e un tannino equilibrato e alquanto avvolgente.

Prezzo medio:16-18 euro.

Fabrizio Calastri

Nomen omen: mi occupo di vino per rispetto delle tradizioni di famiglia. La calastra è infatti la trave di sostegno per la fila delle botti o anche il tavolone che si mette sopra la vinaccia nel torchio o nella pressa e su cui preme la vite. E per mantener fede al nome che si sono guadagnato i miei antenati, nei miei oltre sessant’anni di vita più di quaranta (salvo qualche intervallo per far respirare il fegato) li ho passati prestando particolare attenzione al mondo del vino e dell’enogastronomia, anche se dal punto di vista professionale mi occupo di tutt’altro. Dopo qualche sodalizio enoico post-adolescenziale, nel 1988 ho dato vita alla Condotta Arcigola Slow Food di Volterra della quale sono stato il fiduciario per circa vent’anni. L’approdo a winesurf è stato assolutamente indolore.


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