Vinifera: una “Centrifuga” di idee3 min read

L’Associazione Centrifuga nasce in Trentino nel 2017. E’ un’associazione no profit, composta da circa una quindicina di soci, con la finalità di sensibilizzazione, ricerca, supporto e valorizzazione allo sviluppo sociale e culturale del territorio.

Particolare è l’attenzione alla produzione sostenibile in campo agricolo e al consumo responsabile. L’elemento vino viene utilizzato a questo scopo come corollario, ma in modo trasversale per mettere in relazione esperti del settore e persone comuni, permettendo così un dialogo tra le parti. Il vino come momento di socialità, di cultura del bere bene e consapevolmente, con la valorizzazione di produzioni sempre più sostenibili ed attente all’ambiente.

L’associazione nel 2018 organizza Vinifera, manifestazione nata con tanto slancio e con poca esperienza. Oltre ai produttori italiani, dalla Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, sono presenti viticoltori provenienti da Francia, Austria, Svizzera e Slovenia.

Crescita costante di apprezzamento del pubblico e degli espositori che hanno ormai superato il centinaio. A detta del Presidente Cimadon una cosa è rimasta invariata: in tutte le edizioni c’è stato lo scarso supporto istituzionale (se non quello del Comune di Trento), e con nessuna interazione con Consorzi e Associazioni regionali.  

Anche quest’anno Vinifera ha avuto un successo più che ragguardevole, basti pensare che la manifestazione ha visto il Sold Out in tutte e due le giornate della mostra mercato (da quest’anno diventate tre avendo aggiunto il Pro.Sit il lunedì dedicato agli operatori dell’Ho.Re.Ca e ai giornalisti ).

Gli organizzatori si sono posti un tetto massimo di mille ingressi giornalieri, andati a ruba rigorosamente in prevendita. Questo per permettere alle schiere di professionisti del vino e wine lovers di approcciarsi a misura d’uomo con i produttori.

Vinifera, alcuni produttori.

Una dimensione rilassata, apprezzata anche da chi espone perché permette di comunicare al meglio le caratteristiche del loro operare e dei loro prodotti. All’interno della propria azienda in molti casi si occupano della produzione di vino ma anche di frutta, ortaggi, miele, sementi e formaggi.  

Ogni anno sono previsti ospiti d’eccezione con i quali confrontarsi: nell’edizione appena conclusa è stata la volta  dei vini dell’Etna. Grazie al Consorzio di Tutela dei vini DOC Etna hanno partecipato alcune cantine, in particolare Pietrardita, Quantico, Barone Beneventano, Tre.Mi.La e Mecori.. Piccoli produttori etnei, attenti alla qualità più che alle quantità, che non si sentono poi così diversi dai colleghi trentini.

Viene assegnato annualmente il premio “La Picca d’Oro” al miglior vignaiolo presente ai banchi della Mostra: in questa edizione è stata premiata l’azienda altoatesina Reyter, piccola realtà di 4 ettari a produzione biologica: Lagrein, Schiava e Muscaris i loro vini.

Vigneti delle Dolomiti Schiava IGP 2018, Reyter
Rosso rubino scarico dalla bella vivacità, al naso piacevoli sentori fruttati a bacca rossa, lampone, ciliegia e lievi sbuffi vinosi, note floreali evolute, spezie dolci e dolci pure le note tostate di frutta secca. Palato piacevole, equilibrato, fresco con piena corrispondenza dei sentori olfattivi. Medio corpo e chiusura di mandorla amara.

Letizia Simeoni

Beata la consapevole ignoranza enologica. Finchè c’è ti dà la possibilità di approcciarsi alla conoscenza! Prosit.


LEGGI ANCHE