Vinellando a Magliano in Toscana: quando il Morellino di Scansano suona alla grande5 min read

Il Maestro Robin Harry Stapleton che fa vibrare un pianoforte a coda in Piazza della Repubblica a Magliano in Toscana è l’immagine perfetta per raccontarvi Vinellando 2022, il concorso che da 21 anni premia i migliori Morellino di Scansano d’annata.

Se non conoscete Stapleton e Magliano (il Morellino suppongo di si) è doveroso un passo indietro per entrare insieme nel flusso di quello che voglio raccontarvi.

Robin Harry Stapleton è musicista rinomato e talentuoso, tra i favoriti dei reali d’Inghilterra, ha collaborato con artisti come Bocelli e compagnia cantante (è proprio il caso di dirlo).

Immaginatelo nella sua elegante giacca bianca in mezzo a calici e calici di Morellino di Scansano che suona per la piccola comunità di Magliano, in occasione di Vinellando 2022: è l’esatta metafora del sangiovese maremmano che dà vita agli ottimi vini, eppure ancora avvicinabili anche dai comuni mortali.

Sempre da comune mortale il 20 agosto scorso potevi ascoltare, a pochi centimetri dalle sue mani, le Onde del Danubio interpretate al pianoforte dal Maestro, magari con un calice in mano. Allo stesso modo tutti i giorni puoi stappare ottime bottiglie di valore più alto di quello che un QR code o un codice a barre dice alla cassa quando paghi il tuo Morellino di Scansano.

Da ormai alcuni anni sulla guida vini Winesurf lo diciamo chiaro, chiaro: ma siete sicuri di aver mai bevuto un Morellino di Scansano? Vi propongo un ripasso dalla voce del direttore a questo link

Sono appena tornata da un viaggio in Francia in cui ho fatto tappa a Carcassonne, città medievale tra le più grandi e meglio conservate in Europa (molto ricostruita, fedelmente, ma molto ricostruita) che da fuori delle sue mura regala un sussulto di emozione nel poter godere della vista dell’antica e mastodontica doppia cinta muraria. Da dentro… shop di saponette, bar, ristoranti, ristoranti, shop di saponette. E lavanda.

Magliano? Quando l’ho intravista arrivando in macchina non mi ha fatto sussultare meno della città francese: lunghe mura trecentesche di pietra chiara (Carcassone ha pietre scure) sulla cima di un colle toscano. What else?

Solo che quando entri a Magliano trovi le sue strade con quelle attività utili alla comunità che ci vive, dalla farmacia al bar, al ristorante, il tutto con archi, pietre, porte e finestre che sanno di persone che lì abita sul serio. Piccola, umile se vogliamo (che fa pure rima con Magliano) ma vera.

Vinellando è tornato in questo contesto dopo due anni di stop causa pandemia, come tanti eventi d’altronde, riportando i vini della zona tra banchi d’assaggio, stradine, musica e qualche artigiano.

Campagna attorno a Magliano

Gli appassionati hanno potuto godere di avere i loro vini di zona riuniti in poche decine di metri, intorno ai produttori che raccontano storie e aneddoti. Noi della giuria abbiamo potuto fare una selezione tra 19 partecipanti al concorso per valutare i 3 migliori vini della denominazione 2020 e rullo di tamburi… il più tipico. Si perché va bene essere un ottimo vino ma la sua storia e il suo territorio non possono prescindere e meritano un elogio ulteriore (Giulio Gambelli docet).

Ed ecco che colore, profumo e gusto sono stati valutati in modo analitico per ciascun vino sotto l’occhio vigile del notaio, ma poi è stata la memoria sensoriale sull’identità della denominazione che ha fatto apporre il quarto voto ai vini, dai sommelier e dai giornalisti della giuria.

Quel tocco ruvido e tannico che in un vino d’annata 2020, almeno 85% sangiovese non può mancare, insieme a freschezza e a un colore che ammicca a un inizio di granato.

I vincitori? Ecco la classifica finale rivelata agli stessi giurati solo sabato sera davanti al pianoforte del Maestro

1° classificato: Tore del Moro 2020 dell’Az. Agricola Santa Lucia

2° classificato: Carbonile 2020 Terre di Mandorlaia di Conte Guicciardini

3° classificato: Morellino di Scansano 2020 di Cantina 8380

Il più tipico: Morellino di Scansano 2020 Fattoria dei Barbi

Se Magliano in Toscana se la gioca con Carcassonne, il Morellino di Scansano se la gioca alla grande con molti vini rossi d’annata a base sangiovese.

Inoltre Vinellando ha ancora quell’aurea di piccola manifestazione in cui puoi guardare in faccia le persone e sbicchierare insieme senza fronzoli. Magari ascoltando lo stesso pianista che si è esibito alla Royal Opera House.

Non so voi, ma io mi sono accorta di aver fatto solo da eco all’opinione già consolidata della nostra guida vini, così credo che comprerò un po’ di bottiglie di Morellino di Scansano prima che alzino troppo i prezzi, in preda a una presa di coscienza.

Barbara Amoroso Donatti

Appassionatissima di vino e soprattutto “liquidi con qualche grado in più”. Punto di riferimento del giornale per tutto quanto riguarda il mondo dei superalcolici.


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