Da venerdì 26 a domenica 28 gennaio la riunione plenaria di Winesurf a Montefalco2 min read

Ed eccoci pronti per le tre giornate che nessun redattore di Winesurf si perderebbe per nulla al mondo!

Le tre giornate della riunione annuale stanno per scoccare, quest’anno ambientate in Umbria, nella stupenda Montefalco.

I redattori di winesurf in coda per prendere le navette che li porteranno alla riunione.

Qui saremo ospiti di  tre cantine, Bocale, De Filippo e Pardi (in rigoroso ordine alfabetico) e tra riunioni, pranzi, cene, degustazioni di Sagrantino, visite in cantina e nelle vigne riusciremo come ogni anno a fare il punto e a programmare il futuro di Winesurf che, dati alla mano, sembra sempre più roseo.

Di cosa parleremo? In primo luogo di come e quanto  la nuova veste, del giornale e della guida, sia servita ad aumentare i lettori in quest’ultimo anno (oltre il 30% in più da aprile 2017).

Foto di repertorio di una vecchia riunione di Winesurf.

Parleremo anche di come migliorare ulteriormente le cose  e qui un’anteprima ve la vogliamo dare: la Guida Vini Winesurf, basata da sempre sul punteggio in stelle, affiancherà a questo anche quello in centesimi, in modo da essere sempre più chiara e immediata, specie per il mercato estero a cui puntiamo con decisione.

Parleremo anche di nuove rubriche, di come essere sempre più presenti nelle manifestazioni nazionali e internazionali.

Naturalmente le riunioni non dureranno tutto il giorno, anche perché abbiamo da conoscere e visitare tre belle realtà umbre.

riunione-di-redazione-winesurf

A questo proposito vi diamo un consiglio, se volete conoscerle anche voi o se avete voglia di seguirci in queste tre “giornate che sconvolsero il…colesterolo” non perdete di vista la pagina Facebook di Winesurf.

Last but not least un ringraziamento a  Riccardo Gabriele, infaticabile P.R. delle tre cantine (e di qualche altro migliaio, che non riportiamo per motivi di spazio) che si è speso non poco per organizzare il tutto.

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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