Una “Goccia d’Oro” che viene da una Bambina1 min read

Sono più di  500 le varietà di olive  diffuse in Italia, di cui 400 iscritte ufficialmente nello schedario olivicolo italiano.  E’ questo patrimonio che fa grande l’Italia dell’olio, la sua capacita di esprimere varietà diverse da regione a regione che se unite ai diversi microclima ed a quella dei terreni, potremmo dire da paese a paese. La Bambina è la varietà locale più diffusa a Gravina, sulla Murgia, tradizionalmente zona di coltivazioni cerealicole. Venne innestata forse agli inizi del secolo scorso sugli alberi che circondano  ancora oggi   le campagne della città.

Queste coltivazioni , data la particolare collocazione geografica tra 220 e 670 metri di altitudine, non abbisognano di alcun trattamento, non soffrendo né di attacchi di mosca né di altro e garantiscono  così un prodotto perfettamente sano e maturo.

Il Goccia d’Oro del Frantoio Raguso oggi diretto da Antonio, avvocato di professione e frantoiano per passione ereditaria, è un blend in cui alla Bambina viene aggiunta la Coratina. Un sapiente mix dalle spiccate caratteristiche varietali, eccellente nei profumi decisi che ricordano un oliva appena franta. Molto buona e piacevole la progressione al palato dalle note inizialmente dolci con ritorno nel finale di quelle delicatamente amare e piccanti. Un olio adatto a più usi essendo nelle stesso tempo deciso ma non aggressivo.

 

 

Goccia d’Oro

Frantoio Raguso

Via Cartesio 1. Zona PIP

Gravina di Puglia

tel. 080 3255808

sito: www.frantoioraguso.it

Varietà: Bambina+ Coratina

Prezzo: 10 €

Pasquale Porcelli

Non ho mai frequentato nessun corso che non fosse Corso Umberto all’ora del passeggio. Non me ne pento, la strada insegna tanto. Mia madre diceva che ero uno zingaro, sempre pronto a partire. Sono un girovago curioso a cui piace vivere con piacere, e tra i piaceri poteva mancare il vino? Degustatore seriale, come si dice adesso, ho prestato il mio palato a quasi tutte le guide in circolazione, per divertimento e per vanità. Come sono finito in Winesurf? Un errore, non mio ma di Macchi che mi ha voluto con sé dall’inizio di questa bellissima avventura che mi permette di partire ancora.


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