Tradizione del Nonno, un generoso Primitivo fuori dagli schemi2 min read

La prendo alla larga, ma ne vale la pena, specie quando sull’argomento ci sono  opinioni  contrastanti. In questione è: la dolcezza nei vini.
Per definizione si dice che un vino è dolce quando nel vino c’ è zucchero che supera i 45 gr/l.
Parliamo di vini che nascono per essere dolci e la cui fermentazione viene bloccata proprio per avere questa sensazione.
Tuttavia si riscontra spesso nei vini cosiddetti secchi che il residuo zuccherini risulta un po’ più alto o a volte altissimo sin quasi a sfiorare il dolce vero e proprio.
Da parte del produttore tale scelta viene spesso dettata, si dice   da esigenze di mercato , quando non  nasconde o maschera qualche “peccatuccio”.
Allora come muoversi ? Innanzitutto capire la tipologia, non ci si può naturalmente aspettare che il Barolo abbia lo stesso contenuto di zuccheri di un Amarone o ancora meglio di un Primitivo, specie s’è di Sava, capitale della tipologia assieme a Manduria.
Un primitivo esemplare quello di Vittorio Pichierri che con il suo Tradizione del Nonno, rende grande la sua terra e dona a noi il piacere di gustare un vino assolutamente fuori dagli schemi.
Come tutti i grandi vini si fa  attendere nel bicchiere prima di concedersi al naso con complessità crescente: frutti neri e spezie si alternano con risvolti di frutta secca, tabacco e caffé.
Al palato ha un ingresso poderoso, avvolgente con struttura vellutata e densa dove il  frutto dolce e succoso si rivela ancora con note di cioccolato e liquirizia e fichi secchi, contrastato con equilibrio da accennate note sapide. Finale di grande lunghezza.
Non facile l’abbinamento, classico vino da meditazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tradizione del Nonno 2008
Primitivo di Manduria DOC
Az. Vinicola Savese
Tel.: 099 9726232
Uvaggio: Primitivo
Giudizio: eccellente

Pasquale Porcelli

Non ho mai frequentato nessun corso che non fosse Corso Umberto all’ora del passeggio. Non me ne pento, la strada insegna tanto. Mia madre diceva che ero uno zingaro, sempre pronto a partire. Sono un girovago curioso a cui piace vivere con piacere, e tra i piaceri poteva mancare il vino? Degustatore seriale, come si dice adesso, ho prestato il mio palato a quasi tutte le guide in circolazione, per divertimento e per vanità. Come sono finito in Winesurf? Un errore, non mio ma di Macchi che mi ha voluto con sé dall’inizio di questa bellissima avventura che mi permette di partire ancora.


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