Un po’ le annate non proprio felici (2009-2010) un po’ lo stile produttivo che ondeggia tra rustico ed internazionale, con netta prevalenza del secondo, il Negroamaro stenta a trovare una sua identità. Anche le recenti degustazioni hanno confermato questa impressione. E’ un momento di stallo, in cui si cerca di sbrogliare la matassa di una aderenza territoriale non facile da esprimere e da sostenere. Lo scenario produttivo, fatto da tante realtà, è mediamente buono, notevoli passi avanti se ne sono fatti senz’altro, ma mancano i grandi solisti con la loro spinta propulsiva capaci di illuminare e indicare un percorso virtuoso. I pochi produttori che riescono ad emergere con coerenza e con uno stile ben definito, scontano loro malgrado una situazione generale per niente facile. Non c’è nostalgia per il passato,ma il presente non può essere fatto di vini la cui identità si stenta a riconoscere. Ben vengano quindi vini come il Terragnolo dei fratelli Apollonio, moderno ma non tanto da farci dimenticare le sue origini. Colore ancora vivissimo nonostante la sua età. Al naso il rovere risulta inizialmente insistente per poi distendersi dopo poco e cedere a note di ciliegia matura e spezie. Si apre molto bene in bocca ampliando ancora maggiormente le sensazioni di un frutto dolce e speziato di grande piacevolezza. Buona la tensione ed il crescendo gustativo che si stempera in un retrogusto dove i tannini ben lavorati donano eleganza e la lunga persistenza ci porta su un terreno non comune.
Terragnolo Negroamaro 2004
Az. Apollonio
Tel.:0832-327182
Uvaggio: Negroamaro
Giudizio: ottimo