I Chianti Rufina d’annata pur in una vendemmia non certo fredda come la 2022 hanno messo in mostra il loro punto forte, proponendoci vini “antichi molto moderni”.
Verrebbe quasi da dire dulcis in fundo. Venerdì scorso, 17 febbraio, nel centro Congressi di Firenze si è tenuto l’ultimo segmento delle Anteprime Toscane. L’evento ha chiuso le anteprime con una carrellata finale di quasi tutte le denominazioni toscane rimaste fuori dagli eventi principali. (assenti “giustificati” Montalcino e Bolgheri, assenti ingiustificati Candia e Colli di … Continua a leggere
Quello che ci sentiamo di dire forse se lo diciamo in gergo calcistico si capisce meglio: la Rufina ha smesso di avere uno o due grandi campioni in una squadra mediocre ed è diventata una formazione di tutto rispetto, con degli ottimi elementi in ogni ruolo.
Hanno presentato il progetto alla Villa di Poggio Reale a Rufina, affiancandolo con una piacevolissima degustazione dei primi nove vini che possono vantarsi di questo marchio, tutti dell’annata 2018.
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Un sangiovese che mostra il garbo vellutato di annate più calde senza derogare al suo carattere austero. Profumi classici, nettissimi e complessi. Mi ha fatto esclamare: “Ma come è buono!” Questo Chianti Rufina più che la quadratura del cerchio è la rotondità del quadrato, venduto a prezzo troppo basso.
Il nostro assaggio di Rufina del dicembre scorso è andato oltre il vino: abbiamo provato anche tredici extravergini, perchè una cantina toscana, specie di queste zone, non può prescindere da avere olivete accanto al vigneto.
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