Come si può parlare e intervistare un mito, anzi IL MITO per eccellenza del mondo del vino, cioè Aubert De Villaine, oramai incarnazione storica del Domaine Romanée-Conti?
Dopo l’editoriale di Rodolphe Wartel (“La corte dei grandi”, vini, naturalmente) e la ricca dotazione di rubriche, delle quali si parlerà dopo, è appunto l’intervista ad Aubert De Villaine, proprietario del mitico Domaine de la Romanée-Conti, ad aprire il numero.
Un po’ come la classifica di Miss Universo questa, dal mio punto di vista, rimarrà assolutamente inutilizzata. Come non potrò mai ambire ad invitare a cena una concorrente di quel concorso, così non potrò mai stappare a cena (pagando io, s’intende) una di queste cinquanta bottiglie che, secondo vari siti internet, sono le più care del pianeta.
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