Frequento da tempo l’Abruzzo del vino, quanto basta per apprezzarne la vocazione anche sull’ostico versante rosatista (rosato che da quelle parti è nobilitato da un nome bellissimo: “Cerasuolo”).
Il focus era sul Montepulciano d’Abruzzo e sul Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane, con più di 110 campioni degustati provenienti da ogni angolo della regione e da ogni tipologia di cantina e di produttore: dalla storica e grande cantina sociale alla cantina appena nata , dal grande nome blasonato a quello sconosciuto.
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