Stupor Mundi, l’Aglianico vulcanico1 min read

Quello del Vulture è un Aglianico particolare. Nell’area di produzione non vasta si  passa dalle dolci colline di Lavello e Venosa  ai terreni di origine  più marcatamente vulcanica del Vulture. Con un’altitudine che varia dai 200 ai 700 metri,  ogni vino fa storia a sé . Nei vini derivanti dai terreni vulcanici alti  è facile riscontrare  acidità e  tannicità più sostenuta, con risvolti spesso sapido- minerali,  mentre in quelli più a  valle acidità e tannicità  più contenute danno  vini più immediati. I vigneti dei Carbone( Sara e suo fratello Luca) si trovano a 550 metri nei pressi di Melfi ed è qui che nasce lo Stupor Mundi.  Nero profondo ed intenso, con un naso di frutti neri velati da una leggiadra  speziatura , quel tanto  per donargli ulteriore complessità. Un uso del legno  sapiente che  gioca un ruolo di nobile accompagnatore anziché protagonista. In bocca la marasca così ben sottolineata dall’alcol si concentra e si   spande con ritorni di pepe e liquirizia nera, mentre l’acidità corre su tannini finissimi e vivi. Un grande vino ed un esempio di come si possa coniugare modernità ed aderenza territoriale.

 

 

 

Stupor Mundi 2005

Aglianico del Vulture DOC

Az. Vinicola Carbone

Tel. 0972.237866

Uvaggio: Aglianico 100%

Prezzo: 20-22 Euro

Per gentile concessione del Corriere del Mezzogiorno

Pasquale Porcelli

Non ho mai frequentato nessun corso che non fosse Corso Umberto all’ora del passeggio. Non me ne pento, la strada insegna tanto. Mia madre diceva che ero uno zingaro, sempre pronto a partire. Sono un girovago curioso a cui piace vivere con piacere, e tra i piaceri poteva mancare il vino? Degustatore seriale, come si dice adesso, ho prestato il mio palato a quasi tutte le guide in circolazione, per divertimento e per vanità. Come sono finito in Winesurf? Un errore, non mio ma di Macchi che mi ha voluto con sé dall’inizio di questa bellissima avventura che mi permette di partire ancora.


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