Se 100 Euro vi sembran pochi2 min read

Hai uve di qualità, provenienti da vigneti di Morellino di Scansano DOCG? Non svenderle! Le compriamo noi a 100 euro al quintale + IVA.”

Questo è il succo di un volantino che la Cantina del Morellino di Scansano  ha fatto girare nel territorio del Morellino  nei giorni scorsi. Il messaggio è diretto evidentemente a produttori di uva  non soci della cantina che, non sapendo a chi conferire il prodotto in questo momento di crisi, devono giocoforza cedere ai prezzi  dettati da grosse cantine, o meglio da grandi imbottigliatori.

Notizia indubbiamente degna di essere segnalata perché se lo scorso anno i prezzi delle uve erano in media attorno ai 75 Euro (per quest’anno si pensa siano leggermente più alti) avere chi ti offre un 25-30% in più è certamente molto importante, specie in un territorio come quello del Morellino, non certo economicamente tra i più floridi.

 L’idea è certamente lodevole, anche perché non è un ente pubblico a farlo ma una cantina, anche se cooperativa,  privata. Se ci fosse invece stata la mano pubblica il rischio era di creare un palliativo per il territorio, gravando comunque sulla collettività.
L’offerta è però legata alla qualità delle uve. Per questo viene richiesto al produttore di seguire le indicazioni dell’ agronomo della Cantina del Morellino.

Ci sarà anche da capire quanto potrà servire alzare il prezzo delle uve in un territorio dove non si riesce a far alzare il prezzo del vino.

Interessante sarà alla fine vedere quanti aderiranno all’iniziativa e quali saranno i quantitativi d’uva interessati. Nel frattempo mi piacerebbe sapere cosa ne pensano sia gli altri produttori locali sia enti come il Consorzio di Tutela.

 

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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0 responses to “Se 100 Euro vi sembran pochi2 min read

  1. Questa iniziativa della Cantina Cooperativa e’ sicuramente una cosa da seguire nei suoi sviluppi e nel valutare nei suoi effetti.

    Io sono per la libera contrattazione, per cui secondo me ognuno puo’ offire il prezzo che crede, sia 100 euro, 200 euro o piu’. Questa cifra di 100 euro, alla quale corrisponde un prezzo del vino sfuso di 200 euro, ampiamente piu’ alta del prezzo del Chianti Classico tanto per dare un riferimento, non ha pero’ riscontro sui prezzi allo scaffale, che per il Morellino sono sostanzialmente invariati da molti anni, mentre i prezzi delle materie prime sono aumentati del 30-40 o 50% nel giro di 3-4 anni.

    Il Morellino e’ un vino che si vende bene, la crisi per il Morellino non c’e’, ed infatti la richiesta ha portato a questi prezzi.
    Quello che di solito succede, leggendo i manuali di economia, e’ che ad una grande richiesta e ad un aumento dei prezzi dovuto alla domanda del mercato, cosa che sta accadendo nel Morellino, si fa riscontro ad un aumento dell’offerta.
    Questo pero’ non e’ possibile, perche’ l’offerta e’ bloccata per il blocco dei nuovi impianti (o la trasformazione di quelli gia esistenti) da iscrivere all’albo del Morellino, Si tratta di un blocco “temporaneo” che dura da 12 anni, a causa della possibile “crisi” di mercato derivante dall’aumento dell’offerta.

    Ora, io non sono un bravo economista, ma se i prezzi della materia prima vanno alle stelle e sono tra i piu’ alti d’Italia, allora i presupposti per la chiusura non sono piu’ presenti (sempre che lo fossero stati mai).

    Bisogna quindi chiederci cosa succedera’ se i prezzi della materia prima aumentano ma quelli allo scaffale rimangono stabili? Qualcuno dovra uscire dal mercato, perche’ non avra piu’ i margini per operare, a beneficio di tutti quelli che possono operare con margini ristrettissimi o addirittura marginali, a causa o della particolare forza di assorbire momentanei squilibri (aziende grandi) o per la particolare struttura industriale (cantine cooperative).

    Insomma, il libero mercato e’ bello, ma il mercato semi-libero e’ la particolare passione nazionale, ancora piu’ del calcio.

  2. La proposta della Cantina Cooperativa del Morellino di Scansano non non deve stupire se si pensa che per la passata vendemmia la stessa Cantina ha liquidato le uve dei suoi soci a un prezzo superiore ai 135 € /q.le e non tutte, com’è ovvio, erano di qualità  ottimale come probabilmente la direzione aziendale pretenderà  dai conferitori esterni: la maggior parte dei quali attende da anni – e vanamente – di potersi associare alla Cantina. Siamo pronti a criticare i prezzi imposti (a scendere) dei grandi produttori privati, ma anche i prezzi offerti ( a salire) non finiranno per spiazzare completamente quelle altre piccole realtà  cooperative (non di Scansano ma comunque attive sul territorio definito dal Disciplinare) che già  oggi fanno fatica a raccogliere prodotto e a inserirsi sul mercato in maniera concorrenziale con il “gigante” scansanese ?

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