Scusate ma mi sono fatto il Clos du Mesnil.. e non solo3 min read

Ho avuto la fortuna ed il privilegio di partecipare alla degustazione d’apertura di MareDiVino 2013, manifestazione organizzata a Livorno dalla Fisar in collaborazione con Slow Food Livorno e l’Amministrazione comunale.

Tutto è avvenuto venerdì 29 sera, presso la sede Fisar di Livorno, dove si è tenuta una degustazione dedicata a grandi champagne della Cote des Blancs. I membri della delegazione si sono “voluti premiare” con una selezione di vini estremamente raffinata e preziosa.

La zona da cui provengono questi vini è racchiusa in una fascia che non raggiunge i 10 km di distanza, eppure ognuno di questi vini ha una sua propria personalità molto ben evidenziata; unica nota comune dei 5 vini presentati è l’elevato livello di acidità e conseguente piacevole freschezza degli stessi, tipica caratteristica della C.d.B. Tutti i vini sono Blanc de Blancs, da Chardonnay 100%. La Cote des Blancs solo dopo il 1750 ha cominciato a veder valorizzate le proprie vigne per spumanti di pregio ed uno dei fattori di qualità principali è il terreno: il Craie (gesso), è dominante nelle vigne, sia in superficie che sotto; questo comporta una serie di vantaggi che ne fanno il fattore chiave principale della qualità degli champagne provenienti da questa zona: la sua porosità funge da riserva d’acqua, permette un elevato drenaggio, friabile e facile da penetrare per le radici, riflette la luce del sole, cede calore durante la notte ed è facilmente scavabile per la realizzazione di cantine con ideali condizioni naturali di temperatura e umidità.

I vini:

 

LARMANDIER-BERNIER:  Non-Dosé BdB Terre de Vertus 1er Cru

Utilizzo di lieviti spontanei, lunghi affinamenti sulle fecce prima della seconda fermentazione, parcelle vinificate tutte separatamente, una parte affina in legno e fa malolattica, nessuna filtrazione e permanenza sui lieviti per 4 anni. Naso pulito ma non complesso con buona crema pasticcera e lieviti in evidenza. Buona acidità con perlage estremamente fitto e finissimo al palato. Minerale e tagliente.  Media lunghezza

 

 

AGRAPART: Extra Brut BdB Grand Cru Mineral 2006

Le uve provengono da 2 parcelle, 4 anni di permanenza sui lieviti,  prodotte 10.000 bt. Naso elegante con attacco floreale, ananas e frutta matura. Effervescenza  importante al palato. Lungo.
DE SOUSA:  Brut BdB Grand Cru Cuvée des Caudalies Mill. 2006
Da vigne di almeno 50 anni, 1500 bottiglie prodotte. Giallo dorato, naso con grande personalità, aromi floreali con sottofondo di iodio e pasticceria. Buon attacco e buona pressione con vena acida viva e penetrante. Buona lunghezza.

 

KRUG: Brut BdB Clos du Mesnil 2000

Vigna di 1,84 ha nel centro di Le Mesnil sur Oger. La prima vendemmia fu nel 1979; subito ci si rese conto della diversa qualità delle uve di quella vigna, completamente circondata da mura, protetta dalle maggiori intemperie della zona dal microclima dell’abitato di Le Mesnil e, contrariamente alla storia ed alla filosofia della Maison si decise di vinificarla separatamente. Le vigna hanno circa 40 anni. Del millesimo 2000 sono state prodotte 11.320 bt e 481 magnum. 11 anni di permanenza sui lieviti donano classe infinita a questo vino che all’inizio fatica ad uscire nei profumi ma al palato esplode, avvolgendolo di velluto creato dalla bollicina finissima. Poi il naso lentamente porta confettura, caramella, nocciola in una continua evoluzione e mutamento. E ancora pura seta al palato con vena acida importante. Lunghezza infinita.

 

SALON: Brut BdB Cuvée S 1996

Unico produttore a produrre sempre un solo Champagne e non in tutte le annate. Storicamente è stato il primo o fra i primi a produrre  Blanc de Blancs e negli ultimi 108 anni solo 42 annate sono state vinificate. 20 parcelle con vigne di almeno 40 anni. 60.000 bt prodotte. Il millesimo 1996 è un’annata considerata eccezionale resa unica da parametri chimici completamente inusuali. L’acidità è definita “fuori scala” perché oltre i normali parametri appartenenti ad uno champagne, questo ne fa un vino di lunghissima proiezione temporale. Bellissima nota balsamica molto complessa al naso. Potente ed elegante al tempo stesso con freschezza tale da renderlo apparentemente il più giovane di tutta la batteria. Personalmente il vino che mi ha impressionato e sorpreso di più.

Gianpaolo Giacomelli

È nato a Lerici, vive a Castelnuovo Magra ed è quindi uomo di confine tra Toscana e Liguria. Al momento della “scelta” ha deciso di seguire la passione per le cose buone invece del comodo lavoro dietro una scrivania. Così la “scelta” lo ha portato a Londra a frequentare i corsi per Master of Wine, finendo tempo e soldi prima di arrivare agli esami. A suo tempo ha aperto un winebar, poi un’enoteca e alla fine ha un’associazione culturale, un wineclub, dove, nella figura di wine educator, propone serate di degustazione e corsi. Fa scorribande enoiche assaggiando tutto quello che può, sempre alla ricerca di nuovi vini. Ha collaborato con varie testate del settore, contribuito alla nascita delle guide vini Espresso e Vini Buoni d’Italia prima di dedicarsi anima e corpo a Winesurf.


ARGOMENTI PRINCIPALI



LEGGI ANCHE