Saint-Bris Exogyra Virgula 2017, Goisot1 min read

Un sauvignon che non sembra  sauvignon, senza la marcatura aromatica un po’ invadente dei vini di altri territori.

Più delicato, pompelmo, pesca  e un soffio appena accennato di  menta al naso, fresco, dritto ed equilibrato sul palato, ha elegante mineralità dai toni marini, e una chiusura accompagnata da  leggere note di nocciola, curry e fumé.

Ottimo come aperitivo o sui frutti di mare e i crostacei, ma adatto anche su un soufflé al formaggio, uno chèvre o un comté.

Delicato, ma non fragile, l’Exogyra virgula  del Domaine Goisot è un’ottima espressione di Saint-Bris.

Viene da vigne vecchie dal suolo letteralmente tappezzato dalle minuscole conchiglie che gli hanno dato nome.

Assaggiato in un inaspettato ristorante di pesce di Avellino, La Triglia.

Guglielmo Bellelli

Nella mia prima vita (fino a pochi anni fa) sono stato professore universitario di Psicologia. Va da sé: il vino mi è sempre piaciuto, e i viaggi fatti per motivi di studio e lavoro mi hanno messo in contatto anche con mondi enologici diversi. Ora, nella mia seconda vita (mi augurerei altrettanto lunga) scrivo di vino per condividere le mie esperienze con chi ha la mia stessa passione. Confesso che il piacere sensoriale (pur grande) che provo bevendo una grande bottiglia è enormemente amplificato dalla conoscenza della storia (magari anche una leggenda) che ne spiega le origini.


LEGGI ANCHE