Presentazione Guida ristoranti e vini dell’Espresso: quando il futuro è incerto ma pare roseo2 min read

L’ultima volta che ho varcato la soglia del teatro del Maggio Fiorentino è stata per ascoltare la Tosca diretta da Zubin Metha, in occasione del suo compleanno. Innegabile che da sola la location basta per muovere emozioni. Se si aggiunge che la presentazione della guida de l’Espresso 2022 è uno di quegli eventi attesi nel mondo enogastronomico e che finalmente ha potuto snobbare lo streaming tornando in presenza, è comprensibile che quando Enzo Vizzari è salito sul palco un applaus, tutti in pied, partisse.

Diciotto premi speciali per diciassette categorie (2 ex equo), saluti di istituzioni (l’assessore Federico Gianassi per il Comune di Firenze e i sovraintendenti Andrea Pissaro e Alexander Pereira) hanno completato il quadro di presentazione, non tanto di piatti e cappelli bensì delle novità della guida ristoranti più longeva d’Italia. Novità che riguardano lei ma non il settore.

La prima novità a cascata coinvolge le altre: il passaggio di proprietà del gruppo l’Espresso con le relative guide, da GEDI a Bfc Media, rappresentata all’evento dal suo direttore Alessandro Rossi (già alla guida di Forbes). Rossi ha annunciato pochi cambiamenti nell’organico delle guide ( perché si moltiplicheranno) con alcune integrazioni, dando maggiori specifiche sulla nuova organizzazione delle stesse: a ottobre 2022 ne uscirà una nuova dedicata al cioccolato; a primavera 2023, in vista del Vinitaly, quella solo sui vini; a ottobre 2023 quella solo sui ristoranti.

A un primo sguardo sembra più un ritorno al passato visto che la guida vini per lungo tempo ha avuto vita propria, finché i numeri (così dicevano) hanno spinto a riunirla con quella ristoranti nel tentativo di non seppellirla, non subito almeno. Alla fine siamo arrivati ai 100 vini rossi, 100 vini bianchi, 100 spumanti, 30 rosati, 30 vini dolci e i100 vini sotto i 15 euro. Questo ad oggi ma forse si moltiplicheranno nel 2023 data la vasta ed eterogenea produzione italiana vitivinicola. Chissà…

Qualche domandina viene però spontanea: se la guida vini de L’Espresso verrà presentata a primavera 2023 , in vista del Vinitaly, vorrà dire che per gennaio tutti i vini dovranno essere degustati, quindi i vini in guida, di quale annata saranno? Saranno vini imbottigliati o campioni da botte?

Altra big news: le guide diventeranno anche digitali, rendendole così aggiornabili e qui i tempi di pubblicazione si accorcerebbero, anche perché Winesurf così fa da sempre.

E qui un moto d’orgoglio non può non scattare: noi siamo digitali da 16 anni! Direttore Macchi mi dica per favore che ha brevettato la faccenda e ci moltiplicherà lo stipendio!

Due progetti invece sono proprio nuovi: un canale TV e un podcast che ogni giorno racconteranno una ricetta, un consorzio, un prodotto.

E dopo un assaggio del futuro di questa veterana del settore, un saluto finale al direttore e curatore Enzo Vizzari che chiude il suo percorso in questo ruolo, pur dichiarando di non sparire dai radar e rimanere nella famiglia guide de L’Espresso, ma con altra veste.

Barbara Amoroso Donatti

Appassionatissima di vino e soprattutto “liquidi con qualche grado in più”. Punto di riferimento del giornale per tutto quanto riguarda il mondo dei superalcolici.


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