Molti giornalisti, assaggiatori, blogger etc. sono ormai al sesto giorno di viaggio tra le Anteprime Toscane.
Si dorme poco, si assaggia molto e si viaggia tantissimo. Moltissimi di noi sono ormai più che convinti che questa carovana non serva davvero a nessuno.
Non serva a noi che perdiamo tantissimo tempo nei trasferimenti, (mercoledì alcuni colleghi invece di partire alle 15.30 con il pullman sono partiti alle 18.45) e che questo tempo potremmo dedicarlo ad un lavoro più proficuo e attento.
Non serve ai produttori che si affannano nell’accaparrarsi giornalisti con inviti per visite ad orari improbabili e cene in cantina.
Non servono ai territori perché il ritmo incalzante degli impegni non permette di visitare nessuno dei paesi attraversati.
Il nostro sogno e la nostra preghiera è quella che finalmente si stabilisca una location unica per tutte le denominazioni, un luogo che ci permetta di assaggiare velocemente e in modo perfetto tutti i vini che vogliamo e che al contempo ci consenta di incontrare i produttori di tutte le zone, un giorno dopo l’altro. In questo la degustazione del Chianti Classico alla Leopolda insegna ed è presa ad esempio da tutti noi.
Se degustassimo come è stato fatto alla Stazione Leopolda tutte le mattine, avremmo poi il tempo nel pomeriggio per visitare tutto quello che c’è da visitare, con calma e in modo riposato e piacevole.
Meditate consorzi, meditate.