Polvanera scommette sul Minutolo.1 min read

Con l’inserimento nel Catalogo nazionale delle varietà viticole il Minutolo, può brillare di luce propria uscendo dall’equivoco (Fiano aromatico, Fiano Minutolo, ecc) che lo aveva inevitabilmente  confinato nel limbo delle varietà di origine incerta, ingenerando una confusione non da poco nei consumatori.

La storia recente parla di una nuova stagione per questo particolarissimo vitigno che sembra , almeno in  parte,  andare a coprire la fame di vini bianchi dei produttori pugliesi.

La facilità ed il conseguente successo con cui è stato accolto  presso i consumatori ne hanno moltiplicato la diffusione e sono molti i vigneti impiantati , si stimano 7-8 ettari in Val d’Itria ed altri 10-12 nel resto della regione, ma che sicuramente saranno destinati ad aumentare.

Le caratteristiche semi-aromatiche, molto simili a quelle del moscato, ne potrebbero fare anche una buona base per vini passiti, come stanno a dimostrare le recenti ricerche fatta dal CRSA di Locorotondo, così come quelle che invece sono indirizzate a farne una base spumante oltre che la vinificazione in secco attualmente la più diffusa.

Il Minutolo di Polvanera, l’azienda  di Filippo Cassano,  è una buona interpretazione e lascia intravvedere ancora margini di miglioramento.

Giallo paglierino non intenso con piccole venature dorate e con  naso dalle caratteriste olfattive importanti con netta prevalenza degli aromi  fruttati (pesca, albicocca) su quelli floreali che invece recuperano  al  gusto (rosa), mentre nel finale si evidenziano le sensazioni agrumate.

Secco, ma non spigoloso, abbastanza persistente ed equilibrato con buona struttura.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Minutolo 2010
IGT Puglia
Az. : Polvanera
Tel. 080 758900
Uvaggio: Minutolo
Giudizio: Buono

Pasquale Porcelli

Non ho mai frequentato nessun corso che non fosse Corso Umberto all’ora del passeggio. Non me ne pento, la strada insegna tanto. Mia madre diceva che ero uno zingaro, sempre pronto a partire. Sono un girovago curioso a cui piace vivere con piacere, e tra i piaceri poteva mancare il vino? Degustatore seriale, come si dice adesso, ho prestato il mio palato a quasi tutte le guide in circolazione, per divertimento e per vanità. Come sono finito in Winesurf? Un errore, non mio ma di Macchi che mi ha voluto con sé dall’inizio di questa bellissima avventura che mi permette di partire ancora.


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