Pinot noir 2018, Moulin de Gassac1 min read

Fresco e immediato, semplicemente delizioso. La piacevolezza fruttata del pinot nero giovane, con la ciliegia rossa, la fragola, il lampone nel naso e nella bocca. Perfetto su un buffet campagnard all’aperto o una grigliata di pesce azzurro.

Acquistato a 8 euro la bottiglia, più qualche decina di centesimi in enoteca. Non borgognone (a quel prezzo!), ma neppure alsaziano, del Jura o del sancerrois.

Un IGP Pays d’Oc che viene dal sud della Francia, prodotto dal Mas de Daumas-Gassac, vicino Aniane, nell’Hérault, dove la famiglia Guibert (Aimé fu iconico protagonista del Mondovino di Nossiter, affermando che “Il vino è morto”) produce quel che Gault & Millau chiamarono il Lafite del Sud, ancora il miglior Bordeaux blend di Francia al di fuori di Bordeaux .

 

Guglielmo Bellelli

Nella mia prima vita (fino a pochi anni fa) sono stato professore universitario di Psicologia. Va da sé: il vino mi è sempre piaciuto, e i viaggi fatti per motivi di studio e lavoro mi hanno messo in contatto anche con mondi enologici diversi. Ora, nella mia seconda vita (mi augurerei altrettanto lunga) scrivo di vino per condividere le mie esperienze con chi ha la mia stessa passione. Confesso che il piacere sensoriale (pur grande) che provo bevendo una grande bottiglia è enormemente amplificato dalla conoscenza della storia (magari anche una leggenda) che ne spiega le origini.


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