Pinot Noir 2016 Willamette Valley, Nicolas Jay1 min read

Un Pinot dell’Oregon con un soffio di Borgogna, il Nicolas Jay Pinot Noir 2016: rubino-porpora, note fresche di frutti rossi e neri maturi, arancia sanguigna, spezie fini, di medio corpo, vellutato sul palato, molto equilibrato,  invoglia a berne un secondo bicchiere.

Si sente il Nuovo Mondo più che la Côte-de-Nuits ma senza eccessi di legno e di calore alcolico: un buon compromesso tra l’esuberanza solare dell’Oregon e l’impronta discreta dello stile Méo.

Dalla joint venture tra Jay Boberg, impresario musicale americano, e Nicolas Méo del Domaine Méo-Camuzet a Vosne-Romanée.

Non la prima avventura borgognona in terra d’America (pionieri i Drouhin): un blend di crus della Williamette Valley, a conduzione biologica, fermentato con lieviti indigeni, affinato 12 mesi in piccoli legni per il 30% nuovi, non filtrato.

Importato da Sarzi, è il primo accesso alla gamma di pinot della cantina, con al centro il cru aziendale di Bishop Creek, nell’AVA di Yamill-Carlton, da vigna singola, poi  le due selezioni di Momtazi, sulle colline di Mc Minnville e Nysa, nelle Dundé Hills .

Costo orientativo sui 65 Euro

Guglielmo Bellelli

Nella mia prima vita (fino a pochi anni fa) sono stato professore universitario di Psicologia. Va da sé: il vino mi è sempre piaciuto, e i viaggi fatti per motivi di studio e lavoro mi hanno messo in contatto anche con mondi enologici diversi. Ora, nella mia seconda vita (mi augurerei altrettanto lunga) scrivo di vino per condividere le mie esperienze con chi ha la mia stessa passione. Confesso che il piacere sensoriale (pur grande) che provo bevendo una grande bottiglia è enormemente amplificato dalla conoscenza della storia (magari anche una leggenda) che ne spiega le origini.


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