I migliori Barbaresco 2014 per gli IGP, I Giovani Promettenti2 min read

Come sempre il primo giorno de I Giovani Promettenti in Langa è dedicato al Barbaresco, e quest’anno era la volta del 2014 (anche se avevamo anche qualche 2013 e 2012).

Annata da tregenda con pioggia, freddo e tutto quanto riesce a rendere difficile fare dei buoni vini. Durante Nebbiolo Prima ad aprile ecco cosa avevo scritto.

“Anche se sembra che nella zona del Barbaresco sia piovuto meno che nel Barolo, la vendemmia 2014 non potrà certo essere definita di alto livello. Generalmente siamo di fronte a vini non molto concentrati, strutturalmente esili, spesso con acidità alte e tannini tendenzialmente verdi: anche con le dovute eccezioni qualitative che per fortuna ci sono (soprattutto nelle vigne storicamente più vocate) la degustazione non ci ha riservato grandi soddisfazioni. Crediamo che qualche mese di bottiglia in più possa, mai come in questo caso, essere un’arma importante per l’equilibrio dei vini.”

E qualche mese in più è servito, eccome! Ci siamo trovati di fronte a vini equilibrati, con tannini in qualche caso giustamente accennati, che usando una frase di moda potremmo definire “giocati in sottrazione”.

I nasi spesso  non andavano a ricercare profondità introvabili ma si presentavano con gamme aromatiche fini e piuttosto complesse, dove, sia spezie che frutta giocavano un ruolo equilibrato e definito. Il fruttato spesso puntava verso note piacevolmente agrumate, mentre tra le spezie la menta e il timo erano spesso in prima fila.

Per fortuna i legni o erano stati usati con parsimonia o hanno avuto tempo per fondersi sia al naso che in bocca, dove ad una impossibile potenza si è sostituita una generale finezza e sobrietà tannica.

In definitiva vini da poter bere tranquillamente e piacevolmente sin da subito e con possibilità di invecchiamento mediamente attorno ai 4-7 anni da adesso.

Qua sotto troverete i 10 vini che ci sono più piaciuti, considerando che la regola era la seguente: almeno 4 dei 6 degustatori dovevano aver dato un voto molto alto.

Sottolineo con piacere una cosa, questa è forse l’unica degustazione “di gruppo” che viene pubblicata immediatamente, lo stesso giorno dell’assaggio. Un modo sicuramente diverso di lavorare, molto disteso, immediato, chiaro.

Voglio precisare anche che i migliori qua sotto non coincideranno nrecessariamente con quelli della degustazione di Winesurf ,che verranno pubblicati tra qualche tempo.

 

Barbaresco 2014 Nervo, Pertinace

Barbaresco 2014, Ricossa

Barbaresco 2013 Rocche Massalupo, Lano Gianluigi

Barbaresco 2014 Rabajà, Giuseppe Cortese

Barbaresco 2014 Fratelli Serio e Battista Borgogno

Barbaresco 2014 Fontanabianca

Barbaresco 2014, Nervo, Rizzi

Barbaresco 2014 Gallina, Ugo Lequio

Barbaresco 2014 Roncaglie, Poderi Colla

Barbaresco 2014 Castellizzano, Pertinace

 

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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