A Mauro Sebaste hanno rubato 1000 barbatelle appena piantate e molta fiducia2 min read

Avevo una bellissima roulotte, lunga quasi 6 metri, amata da me, da mia moglie e soprattutto dai miei figli, allora di 4 e 7 anni.

Erano i primi di giugno e l’avevo presa dal rimessaggio per portarla al mare. Naturalmente l’avevo riempita non solo con abiti, cibo etc, ma con i giocattoli che i bambini avrebbero usato nei due mesi successivi. La roulotte era in un posto chiuso, sicuro, almeno così pensavamo. Purtroppo non era così e la mattina alle 7 andai a prenderla e non c’era più.

La cosa che mi fece più male fu vedere la faccia dei miei bambini: la sera prima avevano comprato due grosse girandole, le avevano appoggiate come un tesoro in roulotte  e non avevano quasi dormito pensando a quando avrebbero potuto infilarle nella sabbia e guardarle girare. Non le hanno mai infilate.

Certi furti fanno male più di altri perché ti portano via il cuore, che credevi (sbagliando) ben infisso dentro di te, ti sorprendono e non sai dare risposte e quelle che provi a dare vengono dalla rabbia e dallo sconforto e spesso fanno quasi più male che bene.

Vi ho raccontato questa storia per parlarvi di un altro furto, forse ancora più stupido, cialtronesco, ma che colpisce al cuore: lo hanno subito Mauro Sebaste e la sua famiglia.

Gli hanno rubato 1000 barbatelle appena piantate nel vigneto a Vinchio, in una zona meravigliosa per la barbera.

Erano 1000 giovani girandole, messe lì a prendere il vento, il sole, la pioggia, piantate per vederle crescere, per toccarle, per assaporare i frutti, il vino che avrebbero dato. Erano un punto di partenza e di arrivo, erano un qualcosa che non avresti mai pensato di perdere. Non ci sono più.

Non è certo un furto che metterà in ginocchio una solida azienda come quella di Mauro, alla fine si parla di 2000 euro, ma rischia di mettere in ginocchio la fiducia negli altri, rischia di non farti dormire la notte per la paura di non sapere cosa potrà succederti, rischia di farti perdere la serenità e un po’ di voglia di andare avanti.

Sai Mauro, dopo lo choc che mi faceva girare la testa dall’altra parte quando vedevo una roulotte, non ho resistito e abbiamo ricomprato una roulotte bella e comoda, che usiamo ogni estate.

Sono convinto che anche la tua vigna, con le nuove barbatelle, sarà bella, comoda e in più darà un gran vino che durerà molto più di un’estate.

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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