Mentre lo leggevo non credevo ai miei occhi! una pubblicazione così chiara, precisa, tecnica e completa sulla vendemmia 2019 non l’avevo ancora trovata e probabilmente non la troverò.
L’ha fatta il Consorzio Colli Orientali del Friuli e Ramandolo relativamente alla sua zona ma credo possa essere usata per capire in generale l’ultima vendemmia e i particolare anche gli altri territori enoici friulani.
Lo studio si intitola semplicemente Le stagioni e le uve 2019 e traccia un quadro assolutamente esauriente dal punto di vista dell’andamento climatico, dello sviluppo vegetativo, della situazione fitopatologica, della resa e della qualità delle uve. Il tutto senza forzature d vario genere.
Un quadro a 360°, fatto dai tecnici del consorzio con l’aiuto di Giovanni Bigot, che si legge come un libro giallo, corredato di grafici precisi e chiari, che risponde anche a domande sul riscaldamento globale e su come intervenire in futuro.
Insomma, una lettura assolutamente da fare per avere, in poco tempo, un quadro preciso della vendemmia 2019.
Se qualcuno volesse poi avere informazioni anche sulle vendemmie precedenti può andare sul sito del Consorzio Colli Orientali a questo link e troverà non solo quello del 2019, ma lo stesso lavoro fatto sin dal 2008.
Voglio congratularmi con chi ha fatto questo lavoro, che ogni consorzio importante dovrebbe fare e consiglio a tutti quelli che amano il Friuli e i suoi vini di dargli almeno un’occhiata: in poco tempo capiranno tante cose su come saranno i vini del 2019.
Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.
