InvecchiatIGP. Solosole Pagus Camilla 2016 Bolgheri doc, Poggio al Tesoro2 min read

In questa rubrica non parleremo dei problemi geriatrici di qualcuno di noi (anche se sarebbe utile). Il nostro intento è quello di andare a scovare e raccontare i vini italiani “non giovanissimi”. Abbiamo pensato a questa dizione perché non parleremo quasi mai di quelli che vengono definiti “vini da grande invecchiamento” ma cercheremo sorprese, chicche, specie tra vini che nessuno si aspetterebbe.

Una scheda border line, perchè in fondo cinque anni per un bianco non sono poi così tanti. Probabilmente nel senso comune anche si, ma noi sappiamo che Fiano, Verdicchio, Vermentino, Carricante, Mantonico e tanti altri vitigni italiani regalano gioie indescrivibili agli appassionati dei bianchi invecchiati, di gusto per le spettacolari evoluzioni, ma anche di tasca visto che il rapporto fra prezzo e qualità gioca chiaramente a favore del compratore. E questo perch la richiesta di vecchie annate di bianchi è ancora scarsa.

Eppure bisogna andare contro i luoghi comuni se si è davvero appassionati di vino. In questo caso due: il primo riguarda Bolgheri, famosa per i suoi rossi, capace invece di tirare fuori questa bottiglia minerale e sapida quasi in riva al mare. Il secondo riguarda appunto il Vermentino, in genere bevuto giovane dai consumatori con poche tracce di verticali. Ecco invece una splendida 2016, consumata in riva al mare, ma di Positano su piatti della tradizione marinara campana. In sostanza si tratta del bianco dell’azienda Poggio al Tesoro della famiglia

Allegrini: il clone è un vermentino della Corsica, la lavorazione, solo in acciaio, prevede però una sosta prolungata sulle fecce per dieci mesi.

Il risultato è un bianco robusto che inizia a distendersi adesso, dai sentori agrumati e di pesca con rimandi ancora floreali di ginestra. La beva è dominata da una freschezza immediata e dissetante, termina con una piacevole nota amara che chiude ricordi di pesca sciroppata e frutti esotici al palato. Una beva però non dolce come farebbe presagire il naso, ma sapida, salata, senza concessioni piacione. Il vino è ancora lontano, a nostro giudizio, dallo zenit. La vita è lunga, durerà almeno dieci anni a dire poco.

www.poggioaltesoro.it

Luciano Pignataro

Luciano Pignataro è caporedattore al Mattino di Napoli, il suo giornale online è Luciano Pignataro Wineblog.


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