La notizia è di quelle che fanno tremare i polsi, in particolare ai produttori di Champagne. Anche Putin ha dato il via libera ad una emendamento sulla legge nazionale sulle etichettature che permetterà di utilizzare il termine “Champagne” solo ai produttori di vino russi.
In particolare potranno riportare la scritta “Champagne (in cirillico) solo i vini Shampanskoe che provengono in massima parte dalla Crimea , tutti gli altri vini spumanti importati, Champagne in primis, potranno solo avere sull’etichetta una scritta equivalente a “Vino Spumante”.
Vi potete rendere conto che cosa sia successo nelle grandi maison francesi e non solo: c’è anche chi ha sospeso le spedizioni. Naturalmente è intervenuto il Comité Interprofessionnel du Vin de Champagne (CIVC) e sicuramente anche il governo francese, che per adesso però non si è pronunciato ufficialmente. Anche a livello europeo sono state fatte richieste per interventi quasi “in tempo reale”.
I produttori di Champagne se questa regola non verrà modificata si troveranno comunque a dover prendere decisioni con il coltello alla gola, visto che il 13% dei 50 milioni di litri di vini spumanti importati in Russia ogni anno viene proprio da lì.
Certo è che se Atene piange Sparta non ride e sono convinto che in queste ore il Consorzio del Prosecco DOC sta valutando se e come questa nuova legge porterà problemi per le esportazione delle nostre bollicine.
Nei prossimi giorni ne vedremo indubbiamente delle belle.