Il Terzo Tempo: che bel mangiare a Nizza Monferrato3 min read

Sembra impossibile che per chi ama la cucina piemontese, in un piccolo Comune di appena 10.000 abitanti come Nizza Monferrato ci siano ben tre ristoranti di ottimo livello (e sono solo quelli che conosco io grazie al fatto che collaboro con la cantina Vinchio Vaglio).

Il mio preferito è senza ombra di dubbio Il Terzo Tempo – Osteria moderna un locale accogliente dove tutto si basa su un menu stampato fronte e retro in un foglio A4, che ad una prima occhiata non dà fiducia, ma poi si presenta incredibilmente ricco di piatti della tradizione piemontese. Questi sono cucinati con grande maestria mantenendone lo spirito tradizionale, ma senza che siano pesanti.

Tra gli antipasti la scelta è molto vasta e mette in primo piano le verdure di stagione (nascoste bene!): puoi infatti trovare l’insalata russa con il classico vitello tonnato, il flan di asparagi con la fonduta di Toma Maccagno e il peperone “Quadro d’Asti” ripieno di tonno con Robiola di Roccaverano. Sempre tra le verdure nascoste accuratamente consiglio il Carpione del Terzo tempo (petto di pollo, trota, uovo di quaglia, polpettine, zucca e cavolo rosso) oppure l’insalata di gallina “Bionda di Villanova” con sedano, pinoli tostati e Parmigiano Reggiano.

Tra i primi, a parte i tradizionali Ravioli Quadri Astigiani con burro, salvia e nocciole delle Langhe oppure al sugo d’arrosto, non si può rinunciare ai Tajarèn all’uovo alla carbonara Monferrina un piatto che ti resta nel cuore e nella mente per giorni, ma non nello stomaco perché è comunque molto digeribile. Tra i secondi suggerisco lo stracotto di manzo di “Razza Piemontese” cotto nella Barbera Nizza, il coniglio in casseruola al Ruchè o il Roastbeef tiepido di Scamona di Fassona.

Se arrivati qui non volete cimentarvi sui dolci non guardate sul retro del foglio che avete in mano perché vi troverete un elenco tale che solo qualcuno molto, ma molto virtuoso, può decidere di resistere. Si passa infatti dal Brunèt alla torta con la “Nocciola tonda e gentile delle Langhe” al Cheesecake di ricotta “Seirass” con composta di frutti di bosco.

I dolci sono a 5 €, i secondi a 11 €, i primi a 8 € e gli antipasti a 7 €, raramente ho trovato un ristorante con un rapporto qualità prezzo di questo livello.

E infine la “Carta dei vini vivente” cioè il titolare Cristiano Baldi che viene al tavolo e ti consiglia sulla base dei piatti scelti. Ha una cantina piena dei migliori prodotti e produttori del territorio e dell’intero Piemonte con la possibilità di chiedere anche vecchie annate di alcuni.

A mio parere si tratta di un ristorante per il quale vale la pena di fare anche parecchi chilometri, ma vi raccomando di prenotare con largo anticipo altrimenti è sicuro che non trovate posto.

Maddalena Mazzeschi

A 6 anni scopre di avere interesse per il vino scolando i bicchieri sul tavolo prima di lavarli. Gli anni al Consorzio del Nobile di Montepulciano le hanno dato le basi per comprendere come si fa a fare un vino buono ed uno cattivo. Nel 1991, intraprende la libera professione come esperto di marketing e pubbliche relazioni. Afferma che qualunque successo è dovuto alle sue competenze tecniche, alla memoria storica ed alle esperienze accumulate in 30 anni di lavoro. I maligni sono convinti che, nella migliore tradizione di molte affermate PR, sia tutto merito del marito! Per Winesurf si occupa anche della comunicazione affermando che si tratta di una delle sfide più difficili che abbia mai affrontato. A chi non è d’accordo domanda: “Ma hai idea di cosa voglia dire occuparsi dell’immagine di Carlo Macchi & Company?”. Come darle torto?


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