Se uno pensa a quanto vino resta invenduto nelle cantine, tanto da richiedere la distillazione di crisi straordinaria e di quanti vigneti si estirpano ancora, ovviamente lasciando in vita quelli più produttive a discapito di quelli più vecchi e migliori, leggi alberello, si rimane perplessi difronte all’enfasi con cui è stata accolta la notizia che nella vendemmia 2010 l’Italia abbia superato la Francia per quantità di vino prodotto.
Vero è che abbiamo superato i cugini d’oltralpe anche nell’esportazione, ma a ben guardare solo in volume, perché in valore le esportazioni francesi sono quasi il doppio delle italiane.
Che in soldoni, per i francesi, vuol dire meno bottiglie ma più soldi.
Al di là dei numeri il trend positivo delle nostre esportazioni, Stati Uniti in particolare, mostra comunque come la strategia di puntare ai vitigni autoctoni sia una scelta di successo e questo dovrebbe far meditare quanti vorrebbero “aggiustare” alcuni disciplinari introducendo il 15% di altri vitigni.
Esemplare per la qualità che i nostri vitigni posso esprimere, Negroamaro in questo caso, è l’Alberelli 2007.
Alla sua prima uscita e già tra le migliori espressioni territoriali.
Ottenuto da vecchi alberelli del 1947 è vino che riesce a coniugare modernità e tradizione.
Quando con un po’ di tempo riuscirà ad assorbire quel filino di legno in più che lo renderà ancora più aderente al territorio , sarà maggiormente godibile. Frutti neri e speziati, spalla acida di supporto ad un frutto di estrema concentrazione, trama tannica fitta e di qualità.
Buona la progressione gustativa di grande piacevolezza.Un vino che fa onore al territorio.
Alberelli 2007
IGP Salento
Az. Masseria L’Astore
Tel. 0836 542020
Uvaggio: Negroamaro