Il Dompà dona piacere solo a chi sa aspettare. Ma ripaga1 min read

L’Aglianico è un vino dalle mille sfaccettature, tante quanti soni i territori che lo esprimono.

Dai terreni pianeggianti  della fascia costiera del  Molise,  a quelli di media collina delle Murge pugliesi, poi a quelli più alti del taurasino, sino a caratterizzarsi ancora con i terreni di origine vulcanica del Vulture.

Ogni volta si propone in modo diverso, ogni volta una storia di territori e di uomini ma sempre riesce a mantenere le sue caratteristiche di vino elegante, a volte austero, intrattabile nei primi anni, assolutamente incapace di donare piacere a chi non ha tempo e non sa aspettarlo.

Chi ha voglia di vini immediati deve rivolersi altrove, a vitigni più malleabili. Indubbiamente non  è vino per molti con la sua  acidità, struttura verticale, tannini a morire come pochi altri al mondo.

E’ per questo che vi propongo il Donpà 2006 ad alcuni anni dalla sua uscita, perché oggi riesce ade esprimere quello che aveva lasciato intravvedere alla sua uscita.

L’evoluzione è lenta nel bicchiere, inizialmente chiuso, poi arrivano le prime note balsamiche,  mentolate, con venature di pepe, sotto cui emerge  un frutto integro orientato verso la prugna .

Acidità viva, tannini ancora che mordono ma distesi, legno ben dosato.   Non manca di verticalità ma definirlo  austero forse sarebbe eccessivo e non rispetterebbe la terra che lo ha espresso.

Da bere subito ma che riserverà ancora altre piacevoli sorprese.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Donpà 2006
Aglianico del Vulture DOC
Az. Regio Cantina
Tel.: 334.6966263
Uvaggio: Aglianico
Giudizio: Ottimo

Pasquale Porcelli

Non ho mai frequentato nessun corso che non fosse Corso Umberto all’ora del passeggio. Non me ne pento, la strada insegna tanto. Mia madre diceva che ero uno zingaro, sempre pronto a partire. Sono un girovago curioso a cui piace vivere con piacere, e tra i piaceri poteva mancare il vino? Degustatore seriale, come si dice adesso, ho prestato il mio palato a quasi tutte le guide in circolazione, per divertimento e per vanità. Come sono finito in Winesurf? Un errore, non mio ma di Macchi che mi ha voluto con sé dall’inizio di questa bellissima avventura che mi permette di partire ancora.


ARGOMENTI PRINCIPALI



LEGGI ANCHE