Come ormai abbiamo detto più volte, quest’anno per quanto riguarda i vitigni definiti internazionali e coltivati in Alto Adige, Trentino e Friuli Venezia Giulia, abbiamo pensato di presentare i risultati in parallelo, in modo da permettere ai nostri lettori di avere un panorama più ampio. Se ve li siete persi potete trovare qui i risultati “triregionali” relativi al Sauvignon, allo Chardonnay al Pinot Grigio e al Pinot Bianco.
Questo trittico di confronto lo concludiamo oggi con un vitigno che in teoria potrebbe sembrare internazionale ma in realtà è autoctono verace, il Gewürztraminer o, se vogliamo, Traminer Aromatico.
Dai prossimi giorni pubblicheremo invece i risultati degli altri bianchi come in passato, cioè divisi per regioni: partiremo con il Friuli Venezia Giulia parlando dei loro vitigni autoctoni per definizione, cioè Friulano, Ribolla Gialla e Malvasia per poi passare ai vitigni più “nordici” (Riesling, Kerner etc) dell’Alto Adige per arrivare al Trentino con nosiola, Müller-Thurgau e altri semiaromatici.
Ma torniamo al gewürztraminer con magari qualcuno che storcerà la bocca pensando che il vitigno si trovi soltanto in Alto Adige. In realtà non solo il Trentino sta producendo ottimi Traminer Aromatico con una superficie vitata di ben 445 ettari, ma il Friuli ne ha addirittura di più (531) e si avvicina “pericolosamente” ai 630 dell’Alto Adige. In particolare sia in Alto Adige che in Trentino il vitigno si trova al quarto posto tra i più piantati mentre in Friuli è attorno al decimo posto ma sta scalando velocemente la classifica.

Alto Adige
Ci sembra doveroso partire dall’Alto Adige, patria storica del vitigno e sicuramente la regione che più ha fatto nel tempo per proporre al mondo questo vino. Se l’annata 2024 non è stata certo baciata dalla fortuna i gewürztraminer altoatesini ne sono stati colpiti solo in parte, giovandosi però di un abbassamento generalizzato dell’alcol che ha portato anche ad una minore componente zuccherina. Quindi i gewürztraminer altoatesini del 2024 sono molto più bevibili e abbordabili rispetto ad altre annate. Questo va anche incontro ad un mercato che richiede vini “più umani” meno grassi al palato e più dinamici. Anche se un solo vino ha raggiunto il livello di Vino Top la media qualitativa è molto alta e ben il 74% dei gewürztraminer degustati ha superato gli 80 punti (lo ripetiamo sempre che per noi non sono pochi perché non spariamo punteggi come mortaretti alla festa del patrono). Quindi i GW 2024 sono vini di estrema piacevolezza e dai classici e intensi profumi di fiori e di spezie. Rispetto ad altre annate sono molto più abbinabili a tavola.
Punti di forza dell’annata 2024: Vini meno alcolici e meno dolci, più facilmente abbinabili a tavola
Punti deboli dell’annata 2024: Aromi netti ma meno esplosivi che in passato
Vini top: 1
Voto all’annata 2024: 8

Trentino
Per una volta gli allievi trentini hanno superato i maestri altoatesini utilizzando proprio la tipologia che li aveva resi famosi. Quindi i Traminer aromatico del Trentino, ha fronte di un alcol medio più alto, propongono aromi potenti e grammi di zucchero residui superiori alle annate passate. Però la tecnica aiuta e quindi tutto questo non va a scapito della bevibilità, da sempre arma in più dei GW trentini. Quindi vini un po’ più “carichi” ma ben fatti, con però una media vini al di sopra degli 80 punti leggermente inferiore (68.2%) ai colleghi dell’Alto Adige. Quando si parla però di Vini Top le cose cambiano e con ben tre vini (due del 2024, uno del 2023) il Trentino supera l’Alto Adige. Una bella caratteristica dei GW trentini è che anche tra i prodotti da maggiore invecchiamento non si vede la necessità di usare del legno e così gli aromi classici del vitigno si mantengono e talvolta diventano più complessi.
Punti di forza dell’annata 2024: vini rotondi e profumati, molto tipici
Punti deboli dell’annata 2024: alcol in qualche caso troppo alto
Vini Top: 3
Voto all’annata 2024: 8.5

Friuli Venezia Giulia
I pochissimi campioni degustati non ci permettono di fare un quadro preciso dell’annata ma una cosa la possiamo dire: nonostante l’esperienza sul vitigno non sia di lunga data e i terreni non siano proprio quelli che si immaginano (anche per relativa altezza su livello del mare) I traminer aromatico friulani sono nettamente migliorati rispetto al passato. Siamo sempre convinti che una regione che ha la malvasia istriana non dovrebbe avere voglia di coltivare traminer, ma occorre dare atto ai produttori che, almeno nel 2024, il livello qualitativo si è alzato, soprattutto in zone considerate meno vocate. Se nel recente passato gli aromi spesso non si avvicinavano a quelli del vitigno nel 2024 magari sono flebili ma non si può dire che non siano figli del traminer aromatico.
Punti forti dell’annata 2024: buoni profumi, rispondenti al vitigno
Punti deboli: semplicità espressiva
Vini top: 0
Voto all’annata 2024: 6