Tempo fa scrivevo che il Primitivo in generale non ha mai mostrato una chiara predisposizione all’invecchiamento, con rare e pochissime eccezioni che si possono contare sulle dita di una mano (ed anche meno).
Oggi sono a parlarvi di una di queste ed in particolare del Primitivo di Gioia del Colle che, degustazioni alla mano, ha sinora dimostrato quel carattere tanto ricercato.
E’ una semplice constatazione che nasce dalle degustazioni effettuate in questi anni, nessuna predilezione particolare, una semplice presa d’atto, in attesa che anche altri vini dimostrino di avere gli stessi “attributi”.
Difficile trovare in circolazione un Primitivo di Gioia del Colle Riserva 2002 come quello di Giuliani, con la stessa integrità e freschezza. Una interpretazione territoriale veramente sorprendente, che dimostra come il vitigno, quando trattato con le dovute attenzioni (in vigna ed anche in cantina) può spingersi oltre, proponendosi con misura, senza mai tradire la propria origine e la sua specificità. Il colore resta ancora vivo, segno di una acidità ancora integra e la tonalità sopporta con sufficienza gli anni. I profumi sono complessi con note floreali ancora ben decifrabili e con frutto integro, maturo ed in piena forma. Un tantino di corpo in più forse non avrebbe guastato, ma tenuto conto del suo grado alcolico (14,5°), resta un vino di grande eleganza , piacevole e con carte ancora da giocare sul tavolo del tempo.
Si potrebbe definire questo un vino tradizionale ? Certamente sì, ma soprattutto un grande vino.
Gioia del Colle Primitivo Riserva 2002
Primitivo Gioia del Colle DOC
Az. Giuliani
Tel.: 080 8915335
Varietà: Primitivo di Gioia
Prezzo: 14-16