Giuliani, il Primitivo di Gioia del Colle fresco e longevo1 min read

Tempo fa scrivevo che il Primitivo in generale  non ha mai mostrato una chiara  predisposizione all’invecchiamento, con rare e pochissime eccezioni che si possono contare sulle dita di una mano (ed anche meno).

Oggi sono a parlarvi di una di queste ed in particolare del Primitivo di Gioia del Colle che, degustazioni alla mano, ha sinora dimostrato quel carattere tanto ricercato.

E’ una semplice constatazione che nasce dalle degustazioni effettuate in questi anni, nessuna predilezione particolare, una semplice presa d’atto, in attesa che anche altri vini  dimostrino di avere gli stessi “attributi”. 

Difficile trovare in circolazione un Primitivo di Gioia del Colle Riserva  2002 come quello di Giuliani, con la stessa integrità e freschezza. Una interpretazione territoriale veramente sorprendente, che dimostra come il vitigno, quando trattato con le dovute attenzioni (in vigna ed anche in cantina) può spingersi oltre, proponendosi con misura, senza mai tradire la propria origine e la sua specificità. Il colore resta ancora vivo, segno di una acidità ancora integra e la tonalità sopporta con sufficienza gli anni. I profumi sono complessi con note floreali ancora ben decifrabili e con frutto integro, maturo ed in piena forma. Un tantino di corpo in più forse  non avrebbe guastato, ma tenuto conto del suo grado alcolico (14,5°), resta  un vino  di grande eleganza ,  piacevole  e con carte  ancora da giocare sul tavolo del tempo.

Si potrebbe definire questo un vino tradizionale ? Certamente sì, ma soprattutto un grande vino.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Gioia del Colle Primitivo Riserva 2002
Primitivo Gioia del Colle DOC
Az. Giuliani
Tel.: 080 8915335
Varietà: Primitivo di Gioia
Prezzo: 14-16

Pasquale Porcelli

Non ho mai frequentato nessun corso che non fosse Corso Umberto all’ora del passeggio. Non me ne pento, la strada insegna tanto. Mia madre diceva che ero uno zingaro, sempre pronto a partire. Sono un girovago curioso a cui piace vivere con piacere, e tra i piaceri poteva mancare il vino? Degustatore seriale, come si dice adesso, ho prestato il mio palato a quasi tutte le guide in circolazione, per divertimento e per vanità. Come sono finito in Winesurf? Un errore, non mio ma di Macchi che mi ha voluto con sé dall’inizio di questa bellissima avventura che mi permette di partire ancora.


ARGOMENTI PRINCIPALI



LEGGI ANCHE