Friulano& Friends, un’esperienza molto interessante4 min read

Sono anni e anni che nei concorsi enologici internazionali vengono premiati i vini “enologicamente ben fatti” ( e questa non vuole essere una critica ma una constatazione) e sono altrettanti anni che i vini più personalizzati o particolari o definiti naturali (anche questa non è una critica ma una constatazione) o non vanno ai concorsi o se ci vanno vengono scartati quasi a priori. Nella mia piccola esperienza  di concorsi internazionali ho constatato come sia regola generale quella di valutare solo il vino e non la sua reale aderenza-declinazione al terroir o a modi espressivi particolari.”

 

Non si dovrebbe iniziare un articolo autocitandosi,  ma per parlare di Friulano & Friends, il lungo concorso-manifestazione con giornalisti da tutto il mondo (ben cinque giorni di assaggi) che mi ha visto come giurato valutare i migliori vini in commercio quest’anno in Friuli Venezia Giulia, credo non ci sia miglior incipit.

Infatti le categoria con il maggior numero di vini presenti e quindi molto diversificate (sotto troverete tutti  i premiati) hanno avuto come vincitore non il vino territorialmente più rappresentativo ma quello che meglio aveva in sé le caratteristiche del vitigno. Una conferma a quanto scritto appunto poco tempo fa: inoltre il fatto che in alcuni categorie di bianchi abbiano vinto vini di zone friulane enologicamente meno importanti lo possiamo spiegare anche con l’annata 2013, fresca e non certo di pronta beva per i vini più strutturati, che ha favorito così vini naturalmente più pronti ed immediati sia negli aromi che nella struttura.

 

A parte la discussione sui vincitori, ho comunque avuto modo di assaggiare molti ottimi vini friulani ed avere un’ulteriore conferma di quanto questo mondo non solo sia cresciuto ma riesca sempre più a presentare  vini (in particolare bianchi) di assoluto livello internazionale.

 

Ma non di sole degustazioni è vissuta Friulano&Friends e infatti il mio primo pomeriggio si è dipanato attraverso una lunga ma goduriosissima “singolar tenzone” tra  12 (dico 12!) ristoratori friulani che ci hanno fatto assaggiare il meglio delle loro cucine. Sto parlando di locali anche con una o addirittura due stelle michelin e quindi potete capire come il mio povero palato (non vi viene da piangere?) sia stato messo a dura prova.

 

Il giorno dopo il pomeriggio ci ha visto invece a San Daniele del Friuli, posto collinare molto carino dove pare producano prosciutti. Dico pare perché dovevano farci visitare un prosciuttificio e non abbiamo capito come mai la cosa sia saltata. Forse “Aria di festa” la grande kermesse che per quattro giorni vede arrivare a San Daniele frotte di mangiatori di prosciutto e che iniziava proprio al nostro arrivo, ha creato qualche problema logistico.

 

Ma a parte questo piccolo intoppo le giornate di Friulano&friends sono state belle e intense.  Molto interessante è stata anche la presentazione del concorso “Sauvignon du Monde” che nel 2015 si svolgerà in Friuli. Non è stato il solito paludato susseguirsi di interventi ma una bella presentazione dello “stato delle cose” cioè dell’evoluzione che ha avuto la coltivazione di questo vitigno in Friuli e di quello che bolle in pentola per il futuro.

Alla fine abbiamo assaggiato il Sauvignon friulano che si è classificato primo in una delle tre categorie in cui era divisa il concorso del 2014 (svoltosi a Bordeaux). Il vino era buonissimo ma per me è stata l’ennesima prova provata che nei concorsi accade quanto detto sopra. Infatti quell’ottimo vino (ripeto, veramente buono) per me poteva essere nato in Nuova Zelanda o forse in Cile o magari in Australia, ma non certo in Friuli. Ottimo ma molto internazionale e spero che il futuro del Sauvignon in Friuli vada verso una maggiore caratterizzazione del territorio.

Se poi si scoprisse che quel vino ne è effettivamente la massima espressione sono pronto a cospargermi il capo di cenere ed a tornare da penitente a Friulano&Friends, manifestazione organizzata molto bene da Ersa e dal Consorzio delle DOC del Friuli Venezia Giulia e che merita sicuramente maggiore considerazione sia a livello nazionale che internazionale.

 

 

Ed eccovi i vincitori del concorso.

 

Tipologia

 

Miglior vino

Azienda

Denominazione di appartenenza dell’azienda

MALVASIA

 

Malvasia 2012

LE DUE TORRI

Friuli Grave

RIBOLLA GIALLA

 

Ribolla Gialla 2013

POLENCIC ISIDORO

Collio

SCHIOPPETTINO

 

Schioppettino 2011

PETRUSSA

Friuli Colli Orientali – Schioppettino di Prepotto

REFOSCO DAL PEDUNCOLO ROSSO

 

Refosco d.p.r. “Mosaic Red” 2011

TARLAO VIGNIS IN AQUILEIA

Friuli Aquileia

PICOLIT

 

Picolit 2012

AQUILA DEL TORRE

Colli Orientali del Friuli – Picolit

VINO DOLCE

 

Vino dolce “Tal Lùc” 2010

LIS NERIS

Friuli Isonzo

PINOT BIANCO

 

Pinot Bianco 2013

Società Agricola LE MONDE

Friuli Grave

SAUVIGNON

 

Sauvignon 2013

CORTONA

Friuli Aquileia

FRIULANO

 

MYO’ Vigneti di Spessa 2012

ZORZETTIG

Friuli Colli Orientali

 

 

 

 

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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