Alessandro Dettori ha scritto sul suo giornale queste bellissime righe. Gli abbiamo chiesto di poterle pubblicare anche su Winesurf e lo ringraziamo.
Lui ci voleva tutti dottori o carabinieri, per non vivere senza certezze, a pregare per un buon raccolto. Per non vivere al freddo freddo o sotto un Sole caldo caldo, sempre abbronzati, con le artriti alle mani già a quarant’anni.
Io l’ho ascoltato finché ho potuto….ma quando tocca a te, devi andare e devi fare con incoscienza.
Il trattore nuovo e qualche collaboratore fanno vivere meno al freddo e meno al caldo. I guanti tecnologici e le forbici elettriche preservano dalle artriti.
Ma in Cantina i guanti no, devi infilarle quelle mani nella feccia, sentirne la consistenza, annusarne il profumo, assaggiarne i tannini.
Perché il Vino è come un figlio e di lui devi vivere tutto.
Volevo anche cambiare il mondo, come ha fatto la sua generazione, ma sono solo riuscito a cambiare me in meglio.
Il più grande risultato del Vino, quello dei vignaioli, degli ultimi venti anni, è di non farci vergognare più di avere le mani ruvide, macchiate, brutte.
Anche la foto in testata è di Alessandro Dettori