Curtirussi, Negroamaro solare come il Salento1 min read

I tre vitigni principali della Puglia, Nero di Troia, Primitivo e Negroamaro, sembrano in questi ultimi anni aver risvegliato l’interesse dei consumatori, esteri in particolar modo.Complice un rapporto prezzo/qualità assolutamente invidiabile, i vini derivanti da questi vitigni godono di una considerazione mai in passato così ampia.

Se oggi è il Primitivo ad attirare l’attenzione di consumatori e critica, non bisogna dimenticare che per anni è stato il Negroamaro il mattatore della scena internazionale.

Salento e Negroamaro, costituiscono un binomio ormai indissolubile, non  ancora ai livelli della Toscana-Chianti o Brunello, ma ci si avvicina molto. Vino e territorio, qualità e prezzo sono i parametri su cui si muove il successo internazionale della Puglia e di questo, gran merito va al Negroamaro. Il principe del Salento, come viene chiamato è vitigno versatile, si ottengono rosati, vini giovani, riserve e tutti vini di buona qualità.

Prendete questo Curtirussi 2009 di Mocavero, una piccola azienda di Arnesano a pochi chilometri da Lecce, esemplare per come riesce a trasmettere la sua carica solare attraverso un rosso rubino dai riflessi lievemente granata.

Profumi di frutta matura che ricordano i frutti di bosco e poi ancora note mentolate ed una vaniglia discreta che si affaccia senza essere invadente.

Caldo e lievemente sapido esprime dolcezza di frutto e freschezza acida. Il finale di bocca è dominato da ricordi di spezie e tannini molto ben levigati.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Curtirussi 2009
Negroamaro Salento IGT
Az.: Mocavero
Tel.: 0832 327194
Uve: Negroamaro
Prezzo: 8-10 Euro

 

Per gentile concessione del Corriere del Mezzogiorno

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pasquale Porcelli

Non ho mai frequentato nessun corso che non fosse Corso Umberto all’ora del passeggio. Non me ne pento, la strada insegna tanto. Mia madre diceva che ero uno zingaro, sempre pronto a partire. Sono un girovago curioso a cui piace vivere con piacere, e tra i piaceri poteva mancare il vino? Degustatore seriale, come si dice adesso, ho prestato il mio palato a quasi tutte le guide in circolazione, per divertimento e per vanità. Come sono finito in Winesurf? Un errore, non mio ma di Macchi che mi ha voluto con sé dall’inizio di questa bellissima avventura che mi permette di partire ancora.


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