Ciao Pippo1 min read

Anche quando era serio gli ridevano gli occhi. Poteva incutere pure un certo timore rreverenziale con quel barbone che si era fatto crescere negli ultimi anni, ma era la persona più buona e disponibile che potesse esistere. Purtroppo è stato disponibile anche con quello vestito di nero. Mi è arrivata la notizia che Pippo Privitera non c’è più: una morte improvvisa mi dicono.

Ci eravamo conosciuti ai tempi di Arcigola Slw Food, in un momento in cui la gastronomia e il vino si stavano avvicinando ai fasti di oggi, e sin da subito eravamo entrati in sintonia. Lui silenzioso e riflessivo cercava sempre di dare una mano.

PIppo Privitera

Ero stato a casa sua prima del Covid, l’avevo sentito da pochi mesi e ancora ho il bellissimo ricordo di quei quattro giorni passati insieme a girare per l’Etna e assaggiare vini per Winesurf. Perchè lui l’Etna, la Sicilia, i suoi vini, le sue tradizioni gastronomiche le conosceva benissimo, anche se non lo sbandierava a destra e sinistra.

Era un caro amico e oggi è una triste giornata.

Ciao Pippo

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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