Spesso le discussioni che vertono intorno alla purezza dei vini, ovvero alla loro immacolata origine e vinificazione, rischiano di essere pura accademia, interne ad una ristretta fascia di addetti ai lavori ed appassionati. Al grande pubblico, probabilmente, poco interessa se quel vino è ottenuto da negroamaro o primitivo in purezza. La cosa ovviamente non mi lascia indifferente convinto come sono che perseguire la strada della riconoscibilità dei vini e dei territori sia una scelta strategicamente vincente. La pratica di unire due o più vitigni è però molto diffusa, con risultati encomiabili, specie quando i due vitigni risultato complementari: negroamaro-malvasia, montepulciano-nero di troia o come in questo caso primitivo e negroamaro.
Il Cassio Dione 2006 (ultima annata in circolazione) della storica azienda Candido è vino di buona eleganza ben strutturato e di grande piacevolezza. I profumi di piccoli frutti sono ben delineati e di buona intensità, ma è al palato che rivela la sua diversità imponendo una morbidezza non “piaciona” sorretta da buon impianto acido e da tannini maturi e gradevoli. Un vino che pur richiamandosi alla tradizione ne disegna un profilo diverso e moderno molto interessante.
Cassio Dione 2006
Salento IGT
Az.: Candido
Tel.:0831 635674
Uvaggio: Negroamaro-Primitivo
Prezzo: 28-30 €