Ogni enologo ha un suo stile ovviamente, quando questo prevale sull’espressione territoriale non è mai cosa buona. Non è raro trovare vini senza identità, perfetti sotto l’aspetto stilistico, ma senza quelle caratteristiche varietali e territoriali che lo distinguano da altri, corretto sotto l’aspetto organolettico, ma che potrebbe provenire da qualsiasi parte del mondo, in poche parole: senza anima!. Fare esprimere il territorio con le sue varianti varietali non è cosa facile , la tendenza alla omologazione è molto diffusa anche in Puglia. E’ sorprendete quindi come alcuni vini riescano ad esprimere contemporaneamente territorio e mano enologica, senza che quest’ultima sia in qualche modo prevaricante. Il Cappello del Prete, lo storico vino dell’azienda Candido, quest’anno tra i migliori vini per la guida de “L’’Espresso” per rapporto qualità/prezzo, è vino che si lascia bere. Al naso il frutto maturo si esprime con sentori raffinati di amarena, sottobosco e spezie. In bocca è di buon volume, fresco, succoso e morbido e con tannini ben levigati. Un ottimo vino considerato anche quello che costa.
Az. Candido
Tel. 0831.635674
Uvaggio: Negroamaro 100%
Prezzo: € 8-10
Per gentile concessione del Corriere del Mezzogiorno