Bourgogne Côtes d’Auxerre La Ronce 2019, Domaine Goisot1 min read

Un rosso del Grand Auxerrois? Sono ancora in molti a credere che a nord di Digione sia impossibile bere un pinot nero accettabile. Eppure questo Bourgogne Côtes d’Auxerre del Domaine Goisot, così fragrante e dal frutto golosissimo, è pronto a smentire i più scettici.

Certo non è un premier cru di Gevrey-Chambertin, ma è un vino che fa onore ai migliori vini di appellation régionale. E’ prodotto nel lieu-dit  La Ronce, nel territorio comunale di St.Bris.

A parte l’ AOC che ha il suo nome,  produce anche vini rossi  in questa piccola appellation regionale di circa 240 ettari,  insieme con un piccolo gruppo di villaggi che comprende Quenne e Vincelottes, anch’essi inclusi nell’AOC Saint-Bris, -e, quest’ultimo– pure di di Irancy , Augy e  Auxerre-Vaux.

La Ronce con la sua esposizione a sud-est relativamente calda anche a questa latitudine, è principalmente piantata, come le altre vigne dei Goisot, a sauvignon, per la produzione di una apprezzabile cuvée parcellare di St.-Bris: il suo lato sud, con un suolo costituito da marne blu e bianche, si addice meravigliosamente al pinot nero.

Ebbene, questo 2019 è una vera delizia: difficile trovarne in questa regione di così fini, infuso di fresche note agrumate, al naso frutti rossi e neri maturi, una sottile vena minerale, buono oggi e ancor più tra 4-5 anni.

, € 26.43 presso Grands Bourgognes

Guglielmo Bellelli

Nella mia prima vita (fino a pochi anni fa) sono stato professore universitario di Psicologia. Va da sé: il vino mi è sempre piaciuto, e i viaggi fatti per motivi di studio e lavoro mi hanno messo in contatto anche con mondi enologici diversi. Ora, nella mia seconda vita (mi augurerei altrettanto lunga) scrivo di vino per condividere le mie esperienze con chi ha la mia stessa passione. Confesso che il piacere sensoriale (pur grande) che provo bevendo una grande bottiglia è enormemente amplificato dalla conoscenza della storia (magari anche una leggenda) che ne spiega le origini.


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