Bocca di Lupo, un Aglianico alla pugliese1 min read

Quando si parla di carattere varietale di un vino, si pensa a qualche elemento che lo caratterizzi in modo distinguibile da altri, che lo renda unico, non confondibile e che sia possibilmente rappresentativo di un territorio. Insomma un obiettivo difficile da definire e il cui raggiungimento risponde ad infinite varianti: condizioni pedo climatiche, cloni, forme di allevamento, stile enologico, etc. In alcuni casi individuare un  file rouge che leghi vini prodotti con la stessa uva è veramente arduo. Quando si pensa all’ Aglianico immediatamente la memoria corre a quelli austeri del Taurasi o a quelli più  minerali del Vulture. Se qualcuno cercasse nel  Bocca di Lupo di Tormaresca uno di questi  caratteri rimarrebbe deluso; qui siamo in Puglia ed è un altra cosa. Il 2006 non è “scontroso” come quello Irpino e neanche “piacione” come quello del basso Vulture: ha naso fragrante e palato elegante,  spalla acida vibrante e trama tannica fitta e  setosa. In bocca entra morbidamente per aprirsi poi in buona progressione sino ad un lungo e piacevole finale. Un vino  dalla grande bevibilità e sulla cui longevità ci sarebbe da scommettere.

 

Bocca di Lupo 2006

Castel del Monte DOC

Az. Tormaresca

Tel.080.5486943

Uvaggio: Aglianico

Prezzo: 23 €

Per gentile concessione del Corriere del Mezzogiorno

Pasquale Porcelli

Non ho mai frequentato nessun corso che non fosse Corso Umberto all’ora del passeggio. Non me ne pento, la strada insegna tanto. Mia madre diceva che ero uno zingaro, sempre pronto a partire. Sono un girovago curioso a cui piace vivere con piacere, e tra i piaceri poteva mancare il vino? Degustatore seriale, come si dice adesso, ho prestato il mio palato a quasi tutte le guide in circolazione, per divertimento e per vanità. Come sono finito in Winesurf? Un errore, non mio ma di Macchi che mi ha voluto con sé dall’inizio di questa bellissima avventura che mi permette di partire ancora.


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