Quando si parla di carattere varietale di un vino, si pensa a qualche elemento che lo caratterizzi in modo distinguibile da altri, che lo renda unico, non confondibile e che sia possibilmente rappresentativo di un territorio. Insomma un obiettivo difficile da definire e il cui raggiungimento risponde ad infinite varianti: condizioni pedo climatiche, cloni, forme di allevamento, stile enologico, etc. In alcuni casi individuare un file rouge che leghi vini prodotti con la stessa uva è veramente arduo. Quando si pensa all’ Aglianico immediatamente la memoria corre a quelli austeri del Taurasi o a quelli più minerali del Vulture. Se qualcuno cercasse nel Bocca di Lupo di Tormaresca uno di questi caratteri rimarrebbe deluso; qui siamo in Puglia ed è un altra cosa. Il 2006 non è “scontroso” come quello Irpino e neanche “piacione” come quello del basso Vulture: ha naso fragrante e palato elegante, spalla acida vibrante e trama tannica fitta e setosa. In bocca entra morbidamente per aprirsi poi in buona progressione sino ad un lungo e piacevole finale. Un vino dalla grande bevibilità e sulla cui longevità ci sarebbe da scommettere.
Bocca di Lupo 2006
Castel del Monte DOC
Az. Tormaresca
Tel.080.5486943
Uvaggio: Aglianico
Prezzo: 23 €
Per gentile concessione del Corriere del Mezzogiorno