Bianchi d’Irpinia: troppo pochi per parlarne….ma.3 min read

Diciamo subito che le degustazioni che abbiamo fatto sia di Greco di Tufo che di Fiano di Avellino, non sono state  numericamente significative. Inspiegabilmente, dopo aver più volte sollecitato i produttori all’invio dei campioni, abbiamo ricevuto pochissime adesioni e quelle ricevute sono assolutamente insufficienti a tracciare un quadro dell’annata 2007, almeno così come facciamo abitualmente. Quali i motivi di questa scarsa adesione? Azzardiamo una serie d’ipotesi:  la prima è che forse la richiesta dell’invio dei campioni è caduta nel  periodo a ridosso  della vendemmi (si sa quanto i produttori siano distratti e occupati.) La seconda forse la più fondata, non disgiunta dalla prima,  è che  si sottovalutano questi momenti di degustazione, ritenendoli poco significativi. In entrambi i casi sono  segni di scarsa sensibilità professionale.  Non  sottolineeremo qui l’utilità per i produttori di far conoscere i propri  vini attraverso uno strumento come quello di Internet,  ma non possiamo non notare come questo episodio avviene dopo un oscuramento mediatico che ha come culmine l’annullamento della manifestazione “Bianchirpinia” ed ora anche di “Anteprima Taurasi”.

Non è certo un bel segnale e tutti sanno quanto la regione Campania   abbia bisogno di  lanciare  messaggi  positivi.  C’era da attendersi quindi  un rafforzamento delle manifestazioni già esistenti in momento così  delicato  e non la loro soppressione. Colpa delle istituzioni? Poca lungimiranza delle associazioni dei produttori? Forse le due cose assieme. E’in questo quadro quindi che ascriviamo anche l’episodio occorso alla nostra degustazione. Non possiamo a questo punto che rammaricarci per quanto accaduto, confermando la nostra disponibilità a continuare a fare il nostro lavoro sempre che ce ne sia data la possibilità.

Comunque alcune annotazioni sui vini degustati ci sembra giusto e doveroso farle. In primo luogo vogliamo ringraziare tutte le aziende che ci hanno inviato i campioni.

Per questo un grazie a Cantina Bambinuto, Castel dei Franci, Colle San Domenico, Vigna Villae, I Capitani, La Molara, Manimurci, Masseria Murata, Tenuta Cavalier Pepe, Terredora, Villa Raiano.


Se dovessimo trovare alcuni vini rappresentativi dell’assaggio non avremmo dubbi: due Aziende hanno presentato campioni veramente di altissimo livello: Terredora e Villa Raiano. La prima ha presentato un Greco di Tufo 2007  “Loggia della Serra”di grande struttura e dotato di aromi complessi di frutta tropicale e matura. Molto interessante Anche il Greco di Tufo 2007 Terre degli Angeli”, più fresco e molto più tradizionale nei profumi.Villa Raiano invece ci ha presentato due Fiano di Avellino veramente notevoli. Il Ripa Alta 2007 è un vino che darà soddisfazioni per diversi anni grazie ad una freschezza quasi esaltante ed ad una struttura netta e precisa. Anche il Fiano 2007 “base” gioca molto sulla freschezza, anche se risulta leggermente meno austero nel finale. Proprio due bei vini che, tra l’altro, parlano molto la lingua del territorio.

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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