Beyond the Clouds 2014, Elena Walch1 min read

Me lo hanno regalato un paio d’anni fa, suggerendomi di aspettare a berlo e così ho fatto. Ma non avendo una cantina ho cercato di metterlo al riparo da sbalzi di temperatura e luce e come spesso succede l’ho dimenticato. Oggi  mi è capitato sotto mano mentre cercavo un vino bianco per accompagnare una semplice pasta al salmone. Ho pensato che il nome era perfetto: “Beyond the Clouds”, anche se era una giornata bellissima mi piace pensare che dietro le nuvole c’è sempre il sole, anche metaforicamente.

Nel bicchiere è un bel giallo oro brillante. E’ un uvaggio e anche se non ricordavo i vitigni al naso ho subito riconosciuto la nota burrosa dello chardonnay a cui ha fatto seguito un bouquet di fiori bianchi, note di pesca nettarina e ananas e una punta di pompelmo rosa con qualche nota minerale. La tostatura del legno è appena percettibile, discreta e elegante.

Elena Walch e le due figlie

In bocca ritrovo tutto, con una acidità piacevole che, se in accompagnamento al cibo,  pulisce la bocca facendo salivare e invitando ad un nuovo sorso. Ottimo anche da solo. perfetto col mio piatto, credo si accompagni bene anche a carni bianche, formaggi freschi o di media stagionatura.

E’ un vino dalle grandi potenzialità. L’annata che ho degustato io, la 2014, probabilmente ormai non è più disponibile: dovrebbe costare intorno ai 50 euro, sicuramente ben spesi.
Unico difetto: bottiglia pesantissima!

Tiziana Baldassarri

Ho due grandi passioni: il mare ed il vino. La prima mi fa vivere, la seconda gioire. Dopo il diploma di aspirante al comando di navi mercantili ho lavorato nella nautica sia in terra che in mare per poi approdare a scuola, dove sono assistente tecnico mentre dopo il diploma di sommelier ho partecipato attivamente alla vita di FISAR  facendo servizi, curandone i corsi come direttore e ricoprendo cariche istituzionali.

Ma la sublimazione assoluta della passione enologica è arrivata con l’arruolamento nell’esercito di winesurf dove degusto divertendomi  e mi diverto degustando, condividendo sia con gli altri “surfisti” sia con coloro che ci seguono, le onde emozionali del piacere sensoriale.


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