“De’ nini, quest’artra vorta, prima di vení qui, fai colazione!” Questa fu la risposta del cameriere (a pranzo alla Trattoria Antica Venezia, se non ricordo male) alla mia seppur sommessa richiesta di “solo” un assaggio di stoccafisso. Vero è che detta richiesta era stata preceduta da guazzetto di calamari, spaghetti alle vongole, fritto di paranza e baccalà alla livornese, ma lo sconcerto, che presto si trasformò in vergogna, non fu poco.
Poi ci si fa l’abitudine. Lo sberleffo un po’ è folklore a beneficio dei turisti, ma una buona parte è nel dna dei livornesi veraci e le osterie tipiche ne sono una delle migliori testimonianze.
Una di queste è senza dubbio l’Antico Moro, un locale che vale veramente una visita sia per la qualità del cibo che per la sua tipicità. Si trova in un vicolo chiuso – Via Bartelloni – che parte da Piazza Cavallotti, in pieno centro vicino al mercato centrale (la stessa piazza Cavallotti che ospita il mercato la mattina).
L’Antico Moro compie quest’anno settant’anni e da sessantacinque è gestito dalla stessa famiglia. Non brilla per raffinatezza: una sola stanza, con le pareti completamente coperte di quadri di pittori locali e addobbi vari. Stessa cosa per il soffitto, ma nel complesso tutto ciò trova una sua – e solo sua – armonia.
Gli antipasti sono d’obbligo, specialmente i crudi che stanno lì a dimostrare l’ottima qualità del pesce. I tagliolini sulle triglie si apprezzano per il profumo e la delicatezza del pesce, capita però che in cucina abbondino con il peperoncino.
Conviene comunque chiedere se ci sono gli spaghetti con le zite (o arselle, o telline), un piatto che potremmo intitolare “quando si dice il sapore del mare”. C’è poi Sua Maestà il Cacciucco, che non ha bisogno di presentazioni, il cacciucco sta a Livorno come il Colosseo sta a Roma, e qui è preparato secondo la migliore tradizione che denota sapienza in cucina, sapienza confermata anche dall’ottimo fritto di paranza.
Il vino non è la priorità del locale, ci sono però degli interessanti vermentini toscani e sardi.
Last but not least: non chiedete mai le patatine fritte, qualcuno dei titolari (o forse tutti) si potrebbe offendere!