Diciamo 3000 vini per stare bassi? Diciamolo (con la voce di La Russa magari..), anche se la conta finale potrebbe portare molto più in alto.
Infatti da sabato 14 febbraio fino al successivo si presenteranno praticamente tutte le denominazioni toscane ed un assaggiatore dotato di fegato di ferro e di una velocità di assaggio che Parker in confronto è un bradipo, potrebbe riuscire a superare tranquillamente la soglia dei 3000 assaggi.
Quest’anno ad aprire le danze sarà, a Firenze, il Consorzio Chianti sabato 14, per poi passare sempre nel capoluogo toscano ad un “misto frutta” domenica 15 con (attenzione! Vanno letti tutti di fila senza respirare) Vini Doc Bolgheri, Morellino di Scansano, Montecucco, Vini Cortona, Vini di Carmignano, Valdarno di Sopra Doc, Vino Orcia, Bianco di Pitigliano e Sovana, Grandi Cru della Costa Toscana, Colline Lucchesi, Maremma Doc.
Adesso riprendete fiato e mentre lo fate eccoci a lunedì con la Vernaccia di San Gimignano. Martedì la gioiosa macchina da vino (parafrasando l’infelicissima frase di Occhetto) ritorna a Firenze per il Chianti Classico e ci resta anche mercoledì, mentre giovedì tutti a Montepulciano per il Nobile e chiusura in gloria venerdì e sabato a Montalcino con il Brunello .
Sulle anteprime toscane si è detto tutto e il contrario di tutto e del resto anche noi la prossima settimana vi terremo aggiornati quasi in tempo reale sugli assaggi e su quanto accadrà in questo vero e proprio tour de force.
Per questo adesso vorrei parlarvi dell’ anteprima che non sarà mai, quella per me veramente particolare, utile, addirittura rivoluzionaria, che farebbe conoscere realmente il territorio e rimarrebbe nella memoria di tutti i giornalisti. Inoltre creerebbe reale sinergia tra i consorzi e i produttori, presentando un’immagine meravigliosa della toscana viticola.
E se sono idee rivoluzionarie allora sarà il caso di adottare anche un calendario rivoluzionario.
Quintidì 26 Piovoso.
Giornata dedicata alla lavorazione del maiale. Sin dalle prime ore della mattina I partecipanti, divisi in varie aziende del Chianti assisteranno (e se vorranno potranno partecipare) sia alla preparazione che alla lavorazioni delle carni e naturalmente al pranzo dove verranno serviti i piatti di questa particolare occasione, abbinati ai vini dell’azienda ospitante e di almeno 6-7 aziende del territorio. Nel pomeriggio ritorno a Firenze e dalle 17 possibilità di degustare i vini della denominazione Chianti DOCG fino alle 22, con possibilità di buffet leggero (visto il pranzo…).
Sestidì 27 piovoso.
Possibilità di visita agli Uffizi e al Museo del Bargello con biglietto Open (cioè si può entrare e uscire quante volte si vuole. In contemporanea degustazione Open (idem) delle seguenti denominazioni: Vini Doc Bolgheri, Morellino di Scansano, Montecucco, Vini Cortona, Vini di Carmignano, Valdarno di Sopra Doc, Vino Orcia, Bianco di Pitigliano e Sovana, Grandi Cru della Costa Toscana, Colline Lucchesi, Maremma Doc.
Dalle ore 17, navette per San Gimignano, sistemazione in albergo, cena facoltativa a ristorante.
Settidì 28 Piovoso
Ore 9.00 Muniti di stivali forniti dall’organizzazione e in compagnia di gruppetti di produttori passeggiata nelle campagne di San Gimignano con riconoscimento dei vari tipi di suolo e delle varie piante (oltre alla vite) presenti in zona.
Ore 12. degustazione comparativa tra Vernaccia di San Gimignano e bianco di importante zona estera a seguire pranzo e, con comodo, trasferimento a Firenze.
Ottidi 29 Piovoso
Stazione Leopolda: giornata dedicata agli assaggi dei Vini del Chianti Classico e della Denominazione San Gimignano. Possibilità di effettuare visite per Firenze con guide e biglietto Open per tutti i musei fiorentini.
Nonidì 30 Piovoso
A gruppi trasferimento in varie aziende del chianti Classico dove si insegnerà la potatura del Guyot e/o del capovolto toscano. A seguire pranzo con abbinamento dei vini aziendali e di almeno 6-7 aziende vicine. Nel pomeriggio sino alle 18 i giornalisti lavoreranno in cantina per colmare botti e soprattutto, dietro attento controllo dell’enologo, assaggiare e preparare eventuali tagli per poi andare all’imbottigliamento. In serata trasferimento a Montepulciano.
Primidì 1 Ventoso
In piccoli gruppi i giornalisti parteciperanno alla preparazione dei pici e del ragù di carne per condirli. Pranzo a base di pici col ragù. Pomeriggio dedicato alla visita di Montepulciano per poi trasferirsi a Montalcino con sosta a Pienza e San Quirico d’Orcia.
Duodì 2 Ventoso
Giornata dedicata interamente alla degustazione dei vini delle varie denominazioni di Montalcino e Montepulciano.
Tridì 3 ventoso.
Di prima mattina, divisi in gruppi e accompagnati da alcuni produttori, i giornalisti impareranno la potatura del cordone speronato e conosceranno i vari tipi di suolo di Montalcino.
Pranzo in azienda anche con i vini di almeno altre 6-7 aziende vicine.
Pomeriggio libero e inizio rientri alle rispettive sedi.
Questa secondo me sarebbe una vera anteprima “rivoluzionaria”…voi che ne pensate???