Guida vini. Montalcino: partiamo con i Rosso 20232 min read

Con i Rosso di Montalcino 2023 iniziamo il “trittico” di articoli sui nostri assaggi di Montalcino: tra qualche giorno parleremo dei Brunello 2020  e poi chiuderemo in gloria (veramente) con le Riserva 2019.

L’annata 2023 è stata veramente complicata a Montalcino, come  nel resto della Toscana, a causa di una serie di tremendi attacchi di peronospora. Da maggio a metà giugno è piovuto quasi tutti i giorni ed era quindi impossibile da una parte entrare in vigna, dall’altra fare trattamenti resistenti: questo ha portato a un ingresso della peronospora con concentrazioni mai viste. Inoltre alcune grosse piogge sia alla metà che soprattutto alla fine d’agosto, nonché un clima caldo e più umido del normale non ha certo aiutato sia in vendemmia che nell’arco dell’anno.

Quindi non ci aspettavamo molto da questa tipologia e  il risultato è leggermente superiore alle previsioni. In primo luogo il versante che da Montalcino porta a Sant’Angelo Scalo è storicamente meno sottoposto a piogge e infatti a settembre 2023 a Montalcino si parlava di vendemmia “divisa in due” di buon livello dalla parte del Passo del Lume Spento, con grossi problemi nei vigne che degradano verso Buonconvento o Torrenieri. 

Questo naturalmente a grandi linee ma dobbiamo dire che questa “suddivisione” l’abbiamo ritrovata abbastanza nei vini.

Comunque i Rosso di Montalcino 2023 hanno mostrato componenti aromatiche di discreto livello, più su note balsamiche che sul fruttato, ma senza sensazioni di maturità estreme che in passato erano spesso presenti. Non sono certo vini di grande potenza ma i tannini sono ben levigati e in più casi abbiamo trovato una buona freschezza.

Le punte di qualità sono almeno al 70% nel versante che guarda verso il mare ma abbiamo trovato anche buoni e ottimi Rosso 2023 nelle altre parti del territorio comunale. Certo è che non si può  parlare di grande annata e anche se ci sono Tre Vini Top se andiamo a guardare quanti Rosso hanno raggiunto e superato gli 80 punti (per noi, lo ripetiamo sempre, non sono pochi perché non spariamo punteggi come mortaretti alla festa del patrono) non si arriva al 50%.

Quindi annata difficile e dove selezionare con attenzione: per questo siamo felici che accanto a tre Vino Top vi sia almeno una decina abbondante di aziende con dei Rosso di Montalcino di buon livello, dotati anche di caratteristiche per maturare almeno 3-5 anni.

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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