Dopo aver letto l’articolo (pubblicato qui ) del bravo produttore piemontese Gianluca Morino, non abbiamo esitato un secondo e gli abbiamo chiesto se potevano pubblicarlo su Winesurf. Mentre lo leggevamo ci è venuta anche un’idea che vi presenteremo tra qualche giorno.
In questi anni di crisi economica ma ancor più di profonda crisi di risorse umane, sempre più spesso assistiamo o ci vengono svelate attività promozionali del brand Italia che, invece di far fruttare gli investimenti di denaro pubblico, sono dei veri e propri buchi neri.
Alla Prowein ho osservato, fotografato e testato il mega stand della rinata ICE sotto la nuova dicitura: “ICE italian treade promotion agency”, tutto finanziato dal ministero dello sviluppo economico.
Uno stand enorme, vuoto, senza una logica e con personale assolutamente non formato ed informato delle attività che avrebbero svolto nei 3 giorni di fiera.
Due volte ho chiesto di degustazioni che si sarebbero svolte di li a poco e nessuno dei quattro ragazzi mi ha saputo rispondere.
Non ho nemmeno tentato di disturbare i vari funzionari presenti intenti a spendere il loro tempo in chiacchiere e fare da spola con l’esterno per fumare l’ennesima sigaretta.
Poi la cosa che più mi ha lasciato perplesso era la selezione delle aziende presenti: accanto a qualcuna nota, vi erano aziende imbottigliatrici con sigle indecifrabili (addirittura una della provincia di Cremona notissima località vitivinicola della pianura lombarda).
Tra costo della fiera, dello stand, delle standiste, dei sommeliers, dei funzionari, costi di soggiorno e trasferta, non voglio immaginare quanti soldi pubblici sono stati buttati per una presenza alla Prowein assolutamente da incapaci(questa è la figura che facciamo a detta dei più).
Almeno avesse portato a qualche risultato ma, a vedere lo stand sempre deserto, ho i miei dubbi.
Per fortuna che il nuovo ente ICE dovrebbe promuovere, sviluppare ed agevolare il commercio dei prodotti italiani all’estero!
Questo é uno dei tanti motivi, per i quali, l’Italia é spesso surclassata sui mercati esteri a livello di brand e immagine pubblica.
Tutto ciò che di buono stiamo producendo sui principali mercati mondiali é solamente dovuto alle attività private di aziende, di imprenditori lungimiranti e innovativi ed alla qualità del nostro Made in Italy che rappresenta l’eccellenza del food And wine mondiale.
Non voglio nemmeno sognare di immaginare dove saremmo arrivati se avessimo avuto un istituto come la Sopexa francese, che ha letteralmente aperto le porte e poi steso un tappeto rosso all’eccellenza enologica d’oltralpe.
Anche su queste tematiche noi produttori e imprenditori italiani faremo ancora silenzio senza ribellarci al sistema?
Un cordiale ringraziamento a Gianluca Morino e al sito www.cascinagaritina.wordpress.com per averci permesso la pubblicazione.