InvecchiatIGP: Franciacorta Extra Brut Millesimato 2008 “Boschedòr”, Bosio2 min read

In questa rubrica non parleremo dei problemi geriatrici di qualcuno di noi (anche se sarebbe utile). Il nostro intento è quello di andare a scovare e raccontare i vini italiani “non giovanissimi”. Abbiamo pensato a questa dizione perché non parleremo quasi mai di quelli che vengono definiti “vini da grande invecchiamento” ma cercheremo sorprese, chicche, specie tra vini che nessuno si aspetterebbe.

Per il nostro primo articolo della nuova rubrica InvecchiatIGP andiamo a degustare un Franciacorta Millesimato, il Boschedòr di Bosio.
Non è tanto il periodo di sosta sui lieviti in bottiglia il motivo di questa scelta, ma piuttosto il tempo trascorso dalla sua sboccatura, ben nove anni.
Questo a riprova, ancora una volta, che il luogo comune, purtroppo ancora imperante, che dopo la sua sboccatura un vino spumante ha solitamente vita breve è per l’appunto solamente un “luogo comune”, a patto che, naturalmente, si sia di fronte ad un prodotto d’indubbia qualità.
Ed è questo il caso del nostro vino.

L’azienda

Fondata negli anni novanta l’azienda di Cesare e Laura Bosio si trova a Corte Franca dove dispone di trenta ettari, venti dei quali di vigneti, condotti in regime biologico, situati in collina con diverse esposizioni.
Oltre a Chardonnay e Pinot nero, utilizzati per i vini a Docg, vi si allevano anche Merlot, Cabernet sauvignon, Cabernet franc e Barbera, con un’elevata densità d’impianto (6.300 ceppi/ettaro). La produzione annuale è di circa 120.000 bottiglie suddivise tra nove diversi Franciacorta e tre Curtefranca.

Il Boschedòr

Pinot nero e Chardonnay in parti uguali (la resa in vigna è di 45 ettolitri/ettaro) vanno a comporre questo vino, la fermentazione si svolge in vasche d’acciaio, una volta imbottigliato rimane sui lievi per almeno 30 mesi.
La produzione attuale è di 7.000 bottiglie.

Il vino che andiamo ad assaggiare è dell’annata 2008, con sboccatura a luglio 2012, ipotizzando la formazione della cuvée e la messa in bottiglia tra marzo ed aprile 2019 questo vino ha avuto un affinamento d’oltre tre anni in bottiglia.

Nel bicchiere si presenta con un’abbondante spuma ed un perlage fine e persistente composto da numerosissime bollicine, il colore è giallo-dorato scarico, luminoso.
Intenso ed ampio al naso dove si colgono sentori di lieviti, brioche, pane tostato, frutto giallo, mela, pera, note d’agrumi.
Cremoso e sapido, quasi salino, fresco, con spiccata vena acido-sapida, frutto giallo, canditi, agrumi maturi ed accenni tostati è quanto si coglie alla bocca, lunga la sua persistenza.
Col tempo ha acquistato complessità senza perdere in freschezza.

https://www.bosiovini.it/it/

Lorenzo Colombo

Lorenzo Colombo è degustatore ufficiale ONAV e creatore del Blog Io e il Vino.


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