Il Collio in una bottiglia2 min read

Il Collio non rimane a guardare e risponde allo slogan del “Friulano tipicamente friulano”, promosso dalla Regione Friuli Venezia Giulia (vedi articolo),  con una serie di iniziative che valorizzano questo territorio da un punto di vista enologico.

Prima l’investimento di circa 400mila euro per l’operazione “Vespa Gialla” che sponsorizza folkloristicamente il Collio e la zona del Brda( Collio Sloveno) e che ha colorato alcuni angoli del padiglione Friuli Venezia Giulia al Vinitaly;  alcune aziende del Collio mettono a disposizione dei turisti la “Vespa Gialla” per passeggiate tra i vigneti e piccoli borghi.

Dal 2009 è stato messo nero su bianco il progetto portavoce del messaggio “Uguali-uniti-risparmiare per amore della natura”. Nasce così la bottiglia del Collio, “uguale” per tutte le aziende di questo territorio, che “unisca” l’intento di tutte di rappresentare una realtà e una cultura attraverso un vino e che sia sinonimo di “rispetto” per la natura. La bottiglia pesa  500 grammi, contro i 550/600 attualmente utilizzati dalle aziende vitivinicole, quindi meno vetro. Inoltre il collo risulta meno allungato e questo si traduce nell’utilizzo di un tappo in sughero più piccolo del solito. La bottiglia sarà uguale sia per il bianco che per il rosso. Sulla parte alta del collo, direttamente sul vetro, campeggia in negativo il marchio “Collio”, visibile sia con la capsula che senza. Sul parte della capsula che chiude la bottiglia un tondino giallo con marchio uguale per tutti. Il colore della capsula invece sarà a discrezione dell’azienda.

Non una bottiglia, ma LA bottiglia che vada bene per tutti i produttori (sia per peso sia per misura) che vogliono presentarsi sul mercato con l’immagine di una realtà vitivinicola definita e riconosciuta ormai da secoli.  “Una bottiglia  lontana da una borgognotta e da una bordolese”così l’ha definita Edi Keber “Con l’unico obiettivo di essere riconosciuta e ricordata da buyers, consumatori e appassionati”.
Edi ha anche detto che prima di affrontare il progetto sono stati sentiti i pareri di ben dieci fornitori del packaging per capire le difficoltà della realizzazione e soprattutto i costi.

Ad un anno dalla partenza del progetto il 10% del vino imbottigliato nel Collio, circa 600mila bottiglie, usa la nuova bottiglia.
Ma I produttori del Collio vogliono andare oltre: fra qualche anno il loro territorio dovrà essere riconosciuto non solo per la bottiglia o per il marchio (oggi identificativo di una zona vocata da un punto di vista vitivinicolo) ma per una sola parola di solo sei lettere…COLLIO.

Simona Migliore

Siciliana DOC, nasce a Vittoria, patria del famoso Cerasuolo. La formazione umanistica viene arricchita dei profumi delle vendemmie siciliane grazie alla collaborazione con un’azienda vitivinicola siciliana. Non beveva ancora e non aveva assolutamente idea di cosa il meraviglioso mondo del vino e della gastronomia celassero!!!

La curiosità per il mondo del vino cresce al punto da spingerla a lasciare la Sicilia. Frequenta il mondo AIS, ma decide di sposare i principi e i metodi dell’Onav. Si diletta a “parlar scrivendo” bene o male dei posti in cui si ferma a mangiare e degustare. Esperta degustatrice, Donna del Vino, esperta di analisi sensoriale, collabora con enti, consorzi e aziende vitivinicole…da qualche anno è entrata nel mondo degli Artigiani Birrai del FVG.

Nel 2009 viene adottata da Winesurf, giornale per il quale, ispirazione permettendo, scrive e degusta senza smettere mai di imparare.


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